Cronaca

Palma, non vaccinata, muore di Covid dopo aver partorito il quarto figlio | Il marito: “Morta per errori dei medici”

Napoli, ragazza morta in ospedale: il dolore del marito di Palma Reale, la 28enne deceduta a causa del Covid

Non si dà pace Alfonso Vozza, il marito di Palma Reale, la ragazza morta Napoli dopo aver dato alla luce il suo quarto figlio. La giovane era ricoverata per Covid al Policlinico Federico II di Napoli dove è morta nella giornata di sabato 11 settembre. Precedentemente era stata ricoverata e dimessa dall’ospedale di Caserta, il cui manager Gubitosa ha aperto un’inchiesta interna per appurare l’accaduto come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, ragazza morta in ospedale: parla il marito di Palma Reale

“Mia moglie è risultata positiva al Covid quando il 18 agosto scorso ci siamo rivolti al pronto soccorso di Caserta per alcuni dolori pelvici e in altre parti del corpo. Dal nosocomio casertano, però, è stata dimessa: non c’erano parametri per ricoverarla. Poi i sintomi sono peggiorati. Da casa ho chiamato più volte il 118 ma gli operatori non avevano rilevato sintomi tali da rendere necessario un trasferimento in ospedale. Poi, in ultimo, la decisione di portarla al Policlinico Federico II, struttura abilitata a curare donne gravide positive al Covid” ha raccontato Alfonso Vozza, marito della protagonista di questa triste vicenda.

“In questa struttura Palma ha partorito il nostro quarto figlio, per fortuna negativo al Covid, e dopo poco è morta. Mi sembra un incubo, tutto così assurdo. Parenti e amici ci sono stati vicini, siamo originari di San Prisco in provincia di Caserta, da luglio vivevamo a Liberi, il cui sindaco Antonio Diana ci ha offerto aiuto e sostegno nelle ultime settimane difficili per mia moglie, all’ottavo mese e mezzo di gravidanza”.

L’accusa

“All’ospedale di Caserta hanno fatto solo una visita ginecologica. Pur sapendo che era risultata positiva non hanno approfondito e ci hanno mandato a casa. Avrebbero potuto trasferirci in una struttura che potesse curarla, adatta alle donne gravide positive, ma niente. Non sapevo assolutamente cosa fare, di lavoro faccio l’elettricista, non ho alcuna competenza medica ovviamente. Mi sono ritrovato con mia moglie che stava male e peggiorava ma nessuno si decideva a ricoverarla. Ho subito messo in moto la macchina giudiziaria. Non ho voluto aspettare. La mia vita come quella dei miei figli è distrutta. Qualcuno dovrà dare conto delle proprie azioni” ha annunciato il giovane.


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