Cronaca

Medico aggredito, Scotti (Fimmg): “Intervenga Mattarella”

NAPOLI. Camici bianchi di nuovo nel mirino con due nuove aggressioni a Napoli. Un medico di famiglia è stato accoltellato ieri pomeriggio al volto durante una visita domiciliare per una lite scoppiata all’improvviso tra un paziente psichiatrico e la madre. È stato medicato con sei punti di sutura al mento e ha riportato la frattura di una scapola. L’altro episodio risale al 25 aprile: al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo, in seguito a un diverbio con un portantino, una dottoressa è stata colpita da una parente di lui, con precedenti penali, ricoverata nel nosocomio ma fuori dal suo reparto.

Aggressioni 118 a Napoli, la reazione dei medici

A riferire i fatti è Manuel Ruggiero, il medico del 118 di Napoli che ha ideato la pagina Facebook Nessuno tocchi Ippocrate per raccogliere le testimonianza dei colleghi in seguito alle aggressioni subite dal personale sanitario in strada e tra le mura ospedaliere. «Il Capo dello Stato intervenga come garante della Costituzione sul tema delle continue aggressioni al personale sanitario». A lanciare l’appello è Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di famiglia, in seguito agli ultimi fatti. E propone che il medico, durante l’esercizio delle sue funzioni, venga considerato un pubblico ufficiale che difende la Costituzione oltre che occuparsi della salute dei cittadini: «questo consentirebbe l’avvio dell’azione penale d’ufficio, senza aspettare la denuncia di parte», spiega. E aggiunge: «Bisogna capire che i dottori sono in trincea, e non si possono scaricare su di loro i problemi della Sanità italiana». Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha espresso solidarietà a medici e infermieri, richiamando i cittadini a comportamenti più corretti e opportuni nei confronti dei camici bianchi.

Fonte: Ansa

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio