Cultura ed Eventi

“Misteri e Segreti di Napoli” a Sant’Anastasia

SANT’ANASTASIA. Scelta per l’evento “Misteri e Segreti di Napoli” è la sala consiliare di palazzo Siano, sede del Municipio, in cui il 2 marzo prossimo alle ore 17,30 sarà allestita una apposita scenografia, idonea ad un viaggio indietro nel tempo ed a ricordare personaggi come la principessa d’Avalos o altri leggendari o miti, tra cui, spiccano il “monaciello” e la “bella ‘mbriana”.

Misteri e segreti di Napoli, l’iniziativa

Ideato e organizzato da Vera Ceriello, nell’ambito del “Salotto culturale Cosimo Scippa”, l’appuntamento vuol essere un incontro con musica, letture di brani e poesie, coreografie e video, per riscoprire la Napoli esoterica e misteriosa, antica e seducente, forse ancora attuale nell’immaginario di tanti.

I presenti

In presenza del sindaco Lello Abete e dell’assessore alla cultura Carmen Aprea, che, unitamente alla giunta, hanno patrocinato la serata, la conduttrice Vera Ceriello, con il relatore Luigi Corcione, la partecipazione del Centro Studi Danza L’Incantesimo, le riprese video di Davide Guida, l’audio e luci di Aldo Vecchiotti, introdurrà le esposizioni e/o le prestazioni artistiche di: Gabriella Bellini, Adele Sepe, Carmen Percontra, Pasquale Rea, Carla Gentile, Rosaria Chiaiese, Nunzia D’Anna, Vincenzo Spadaro, Giuseppe Moccia, Pasquale Castaldo, Giulia Minervini ed Elisabetta Mercadante.

Le creature leggendarie di Napoli

È noto che, specialmente nella città di Napoli, in molte abitazioni si poteva attingere acqua dalla cisterna sottostante tramite un pozzo. Il “pozzaro” era un esperto che si muoveva con destrezza e si arrampicava su per i pozzi grazie a dei fori praticati a distanza più o meno regolare. La loro figura ha dato origine ad aneddoti e leggende ancora vive nell’immaginario napoletano come quella del “monaciello”: uno spirito benevolo o maligno che appariva sotto il mantello da lavoro, come un saio che lo faceva somigliare a un monaco.

Anche la “bella ‘mbriana” era una creatura misteriosa frequentatrice stabile di case: una presenza gentile e benevola, protettrice dell’abitazione. La leggenda narra che quando uno sguardo umano la sfiorava si tramutava in farfalla o era simile ad una lucertola, il geco, che i napoletani considerano un portafortuna da non disturbare o cacciare via.
Questi ed altri saranno i temi dell’evento alla riscoperta del misteri più popolari.

“Il Salotto Culturale è intitolato a “Cosimo Scippa”, in memoria dell’ex sindaco e amministratore del Comune di Sant’Anastasia negli anni 80-90′. Un amministratore, che ho avuto l’onore di conoscere da giovane – dice Vera Ceriello – e che ha scritto vari libri sulla nostra municipalità, con riguardo alla nostra storia, luoghi, tradizioni. L’evento che ho ideato va in questo senso: recuperare e valorizzare il passato, anche se si tratta di un passato in cui il mito e le credenze accompagnavano la vita comunitaria dell’epoca”.

“È un’idea ed un evento che definirei inconsueti. Certamente – dice il sindaco Lello Abete – in tanti riporterà alla mente tempi passati, nei più giovani stimolerà la curiosità o il desiderio di approfondire poi ancora di più certi aspetti delle nostre radici.

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