Cronaca

Lutto nel calcio, è morto Antonio Valentin Angelillo

NAPOLI. Era soprannominato l’angelo dalla faccia sporca. Antonio Valentin Angelillo ha lasciato il segno in tutte le squadre in cui ha militato, e anche in quelle in cui non ha disputato partite ufficiali. È morto in ospedale a Siena, all’età di 80 anni, dopo essere stato portato al pronto soccorso “Le Scotte” lo scorso 3 gennaio.

I record e il mancato approdo a Napoli

Angelillo, ex attaccante argentino naturalizzato italiano grazie alle origini lucane del nonno, ha militato anche con Inter, Roma e Milan. Proprio con i nerazzurri raggiunse un record di gol impressionante: nella stagione 1958-1959 Angelillo arrivò a quota 33 reti in un solo campionato, tra l’altro a 18 squadre. In quella magica annata riuscì addirittura a segnare 5 gol in una sola partita, contro la Spal.

Il nome di Angelillo è comunque legato anche al Napoli. Fu Omar Sivori a chiedergli più volte di vestire la maglia azzurra. Ciò accadde nel corso di una tournée in Colombia. Ma l’accordo saltò per due motivi principali: le prestazioni non esaltanti di Angelillo in campo e il grave infortunio di Sivori, “sponsor” principale del suo arrivo nel capoluogo partenopeo.

Dopo le esperienze in Lombardia, tra Milan e Lecco, Angelillo concluse la sua carriera tra i professionista indossando la maglia del Genoa. Infine decise di appendere le scarpe al chiodo tra i dilettanti dell’Angelana, squadra di una frazione di Assisi. Da allenatore ha girato l’Italia, sedendo anche sulla panchina dell’Avellino nel 1984-1985.

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