Cultura ed Eventi

“Muro Babart”, l’evento culturale contro le armi nella movida

NAPOLI. Il Ba-bar, locale di Chiaia molto frequentato durante le notti di movida, ha conosciuto la pagina più complicata della sua storia durante gli avvenimenti recenti. Gli spari ai baretti di Chiaia, che hanno coinvolto ragazzi ritenuti affiliati a clan delle zone Nord ed Est di Napoli, hanno rappresentato un duro colpo anche per i commercianti della zona.

Proprio per questo Duccio Giordano & partners hanno ideato “Muro Babart: la cultura non piace alle armi” affinché nasca una sorta di protezione intorno alle attività commerciali che si sentono sempre più minacciate dall’andamento che le notti di Napoli stanno prendendo negli ultimi tempi.

 

Gli eventi

 

Alla violenza delle armi e dei coltelli, “Muro Babart: la cultura non piace alle armi” contrappone la forza della cultura con una serie di eventi tutti da seguire. A partire dalla mostra fotografica che partirà il prossimo 21 dicembre alle ore 19. In quell’occasione ci sarà l’incontro con Philippe Antonello e Stefano C. Montesi, che esporranno scatti esclusivi di personalità importanti come Dustin Hoffman, Nicole Kidman, Russell Crowe, Mel Gibson, Wes Anderson, Ridley Scott, Sean Penn, Anthony Hopkins.

In sottofondo, la musica della violinista Simona Sorrentino. «Alle armi, alla violenza, alla malavita, al banditismo – spiega Giordano, – non interessa ascoltare suoni non familiari o riempirsi gli occhi di ristoratrici immagini del mondo. Così sfidiamo il sistema malato con una protesta bianca che vuole far scoppiare i timpani non con uno sparo ma con il suono dei violini e allontanare le brutture con la vista immaginifica di visionari autori, per disinteressare chi non vuole bene a Napoli e disinnescare un circuito vizioso di paura e preoccupazione».

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