Cronaca

Napoletani scomparsi, in Messico poliziotti sotto processo. L’accusa: “Li hanno venduti ai narcos”

I tre sarebbero stati venduti a un gruppo di narcos locali per circa 43 euro

Il 22 febbraio comincerà il processo ai poliziotti accusati di avere venduto ai narcos i tre napoletani spariti tre anni fa in Messico.

Napoletani scomparsi in Messico: poliziotti sotto processo

Raffaele Russo, 60 anni, il figlio Antonio Russo, 25 anni, e il nipote Vincenzo Cimmino, 29 anni, originari di piazza Mercato, nel centro di Napoli, erano scomparsi il 31 gennaio 2018 a Tecalitlan, nello stato di Jalisco.

Come riporta “Fanpage”, nell’ultimo messaggio audio inviato ai familiari dicono di essere stati fermati dalla polizia mentre stavano facendo benzina e invitati dagli agenti a seguirli. I tre sarebbero stati venduti a un gruppo di narcos locali per circa 43 euro.

Il boss considerato mandante del sequestro, Josè Gualupe Rodriguez Castillo, detto “El Quince”, scarcerato nel 2020, è stato ucciso in uno scontro a fuoco. All’udienza, il 22 febbraio, parteciperà in via telematica Francesco Russo, figlio di Raffaele e cugino di Cimmino, insieme ai suoi legali, l’avvocato italiano Claudio Falleti e quello messicano Joaquin Esparza Mendez.

Fonte: Fanpage

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