Cronaca

Napoletano ucciso a Milano, il killer confessa: “Era un pedofilo”

Il killer di Antonio Crisanti, il 63enne napoletano ucciso a Rozzano, ha confessato: la vittima avrebbe abusato della figlia di 5 anni dell’assassino.

Killer milanese confessa l’omicidio:  “Aveva abusato di mia figlia”

Si sono costituiti ai carabinieri i due killer di Antonio Crisanti, l’uomo di 63 anni residente a Napoli in via Cartesio, a Scampia, ucciso ieri pomeriggio nel parchetto accanto al supermercato «Il Gigante» in viale Lazio a Rozzano, comune a sud di Milano. Crisanti sarebbe stato ucciso per una vendetta maturata in ambito familiare perché accusato di abusi ai danni di una bambina di cinque anni, figlia dell’uomo che ha sparato; l’uomo risulta infatti indagato dalla Procura di Milano per violenza sessuale.

Antonio Crisanti, dopo la denuncia per abusi per una vicenda che risalirebbe all’anno scorso, era rimasto a casa sua a Napoli e non si era più fatto vedere a Rozzano.

Sabato scorso ha deciso di tornare nella cittadina dell’hinterland milanese. L’ex genero – che pare avesse giurato di fargliela pagare se fosse tornato in paese – l’ha incontrato lunedì nel piazzale di fronte al centro commerciale «Il Gigante».

L’ha chiamato per nome,  poi ha puntato la pistola contro di lui e ha sparato cinque colpi, di cui quattro andati a segno: due all’addome, uno alla spalla e uno al collo. L’uomo durante l’interrogatorio ha detto di averlo ucciso proprio in relazione alle presunte violenze. Ha però precisato di non aver cercato la sua vittima, ma di aver deciso di sparare quando lo ha incontrato per strada.

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