Napoli, addio a Salvatore Pica: il “re” degli operatori culturali
Tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa
Lutto a Napoli per la morte di Salvatore Pica. L’operatore culturale 83enne, molto noto in città, è morto ieri per una serie di complicazioni polmonari pregresse al Covid che lo avevano costretto anche al ricovero al Cotugno di Napoli.
Addio a Salvatore Pica, operatore culturale di Napoli
Originario della Pignasecca, nel 1968 apre il Centro Ellisse. Propose la manifattura italiana del design, con aziende quali Driade Alessi e Kartell, esponendo i prodotti in un’ambientazione domestica. Poi si evolse diventando uno dei primi promotori e rivenditori di arte contemporanea a Napoli. Insieme con la Modern Art Agency dell’amico Lucio Amelio. Lavoro come operatore culturale Il Centro Ellisse fu partner e sponsor dell’Accademia di belle arti di Napoli, producendo concorsi e mostre aperte agli studenti.
Con la Pica Gallery, Pica ha lavorato come curatore e gallerista sostenendo i giovani artisti. Inoltre ha aiutato a riscoprire artisti, da lui promossi nel passato, come Renato Barisani e Sergio Fermariello. Insieme con lo scrittore Lucio Rufolo, Pica è membro fondatore dell’Accademia della catastrofe. Pica è stato autore di saggi antropologici in stile autobiografico ed etnografico. Sui social sono già numerosi i messaggi in suo ricordo.