Cronaca

Napoli, la storia della bambina pusher che aiutava il papà

NAPOLI. Usata per lanciare dosi di droga dal balcone, educata a rovistare nei cassetti e a fare bene attenzione tra le scorte di mamma e quelle di papà. È la favola brutta di Ponticelli, vittima una bambina che – all’epoca dei fatti – non aveva ancora compiuto 14 anni, ma veniva usata nello smercio al minuto di sostanze stupefacenti. 

Bambina sfruttata per lo spaccio di droga nel napoletano

Oggi non è ancora maggiorenne, ma è stata affidata a una parente, mentre i suoi tutori ora rischiano di perdere la patria potestà. Inchiesta choc coordinata dal pm Alessandra Converso, magistrato in forza al pool anticamorra del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, culminata in 12 arresti per fatti di droga.

Dalle intercettazioni emerge che i due parenti con cui viveva la piccola la usano per lanciare le dosi di droga dal balcone. Agli atti intercettazioni abbastanza chiare, da cui emerge la voce maschile che dice: «Buttamene uno, non quello di tua mamma però…». E lei obbedisce, per non intaccare la scorta materna. Una conferma di quanto emerge dal dossier della Dia, che ribadisce il ruolo dei minori nelle nuove mafie, sia come boss in erba, sia come vittime del sistema criminale.

 

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