Cronaca

Napoli, bimbo di 7 anni travolto da monopattino pirata

Napoli, bambino investito da monopattino elettrico: il racconto della madre del piccolo di 7 anni, finito in ospedale

Un bambino investito da un monopattino elettrico: è accaduto a Napoli dove un bimbo, di 7 anni, è finito all’ospedale Santobono da cui è stato dimesso con una gamba ingessata, una spalla lussata e contusioni multiple e ematomi su tutto il corpo come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, bambino investito da monopattino elettrico

È stato portato a casa su una sediolina a rotelle, la stessa che dovrà utilizzare fino a quando i medici non gli diranno che potrà tornare a camminare. Sollevata, nonostante la preoccupazione, la madre: “L’ho portato a casa vivo e tanto mi basta. Quando ho visto quel monopattino investire mio figlio alla velocità di un proiettile, ho temuto il peggio. Roba da non credere: lo avevo accanto, tranquillo come al solito, tra l’altro in un’area pedonale, gli stringevo pure la mano per essere sicura che non si allontanasse. È stato un attimo, prima ho sentito una forte botta, poi le urla della gente e Luigi a terra, immobile, sbalzato a diversi metri da me”.

Per me è stato un miracolo. E ringrazio Dio che lo ha voluto proteggere – racconta ancora la mamma – Ha battuto con violenza la testa sull’asfalto, ha perso conoscenza per qualche minuto, poi per fortuna si è ripreso ma il trauma cranico è stato severo. I dottori mi hanno spiegato che si tratta di una condizione che non dev’essere assolutamente sottovalutata. D’altronde a quella velocità il monopattino avrebbe potuto ammazzarlo”.

L’incidente

Erano da poco passate le 19 quando la donna si trovava con il figlioletto di 7 anni. Stavano attraversando l’area pedonale alle spalle della banca d’Italia, a due passi da palazzo San Giacomo, per far ritorno a casa in via Toledo. Un ragazzo che guidava il monopattino a velocità sostenuta, senza tener in alcun conto che si trovasse anche in una zona pedonale, travolge letteralmente il piccolo e si dà alla fuga

“Per quanto mi riguarda – prosegue la madre – ero talmente agitata che inizialmente non mi è venuto neanche in mente di rivolgermi alle forze dell’ordine. Poi invece – e aggiungo per fortuna – mi hanno chiamato proprio loro, gli agenti del commissariato Montecalvario, avvisati dall’ospedale. Hanno voluto che raccontassi loro, nei dettagli, come erano andati i fatti e – soprattutto – mi chiedevano qualche elemento in più per identificare quel teppista che aveva investito mio figlio”.

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