Cronaca

Napoli, guarito bambino con sindrome Kawasaki correlata al Coronavirus

Napoli, dimesso dall’ospedale Santobono il bambino di 8 anni affetto dalla sindrome Kawasaki, tempesta citochinica, correlata al Coronavirus. Il piccolo era ricoverato da 12 giorni. Le dichiarazioni di Maria Miniucci, direttore Generale del Santobono-Pausilipon, sul caso.

Malattia Kawasaki a Napoli, bimbo di 8 anni guarisce dalla sindrome correlata al Coronavirus

Il caso conferma quanto si sta affermando nella comunità scientifica internazionale: i bambini possono essere assolutamente asintomatici nella “fase virale” della infezione da Cov-Sars2 e sviluppare successivamente la grave patologia da “tempesta delle citochinepost infettiva.

Infiammazzione di diversi organi

Di fatto la reazione del sistema immunitario dei bambini al virus risulta straordinariamente efficace, ma tanto forte da determinare, in alcuni casi, un’infiammazione diffusa a diversi organi vitali. Questa patologia rientra tra quelle per cui è in atto una ricerca sul campo in diversi Paesi e il caso campano, già condiviso con la comunità medica internazionale, sarà oggetto di una pubblicazione scientifica.

Maria Minicucci

“Come sempre il ritorno a casa di un nostro piccolo paziente è per noi sempre un motivo di grande soddisfazione”, dichiara Anna Maria Minicucci, direttore Generale del Santobono-Pausilipon. “Anche in quest’occasione il buon esito del caso è il risultato delle elevate competenze multispecialistiche presenti in azienda.

La strategia della condivisione clinico-diagnostico-terapeutica tra pediatri di urgenza, pneumologi, nefrologi, cardiologi, ematologi e radiologi è stata vincente. Le prime evidenze cliniche ci dicono che il contatto con il virus può essere estremamente pericoloso anche per i pazienti pediatrici. I nostri medici contribuiranno ad arricchire la letteratura medica internazionale, presentando il caso trattato in questi giorni”.

Conclude

“Il bambino presentava un quadro clinico complesso con una patologia multiorgano. Sarà ora sottoposto a un attentissimo “follow up” per monitorare la risposta alle terapie ed assicurarsi che la patologia non lasci esiti. Ad oggi quello trattato dal Santobono è il primo caso che ha presentato questo tipo di complicanza in Campania, ma è attualmente sotto stretta osservazione un secondo bambino giunto ieri in condizioni critiche e trasferito da un altro ospedale regionale“.


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