Cronaca

Cardarelli, è allarme focolaio in uno dei reparti: tamponi a tappeto

È allarme focolaio in uno dei reparti dell’ospedale Cardarelli di Napoli: l’emergenza è esplosa più di due mesi fa ma il rischio del contagio tra le mura ospedaliere, è ancora una battaglia aperta. Scattano i tamponi a tappeto.

Allarme focolaio al Cardarelli

L’allarme riguarda il reparto di Medicina 2 del padiglione B dove, ultimamente, si sono registrati 11 casi di coronavirus, rilevati tra pazienti e sanitari in poco più di 15 giorni. Rispetto all’8 marzo 2020, data in cui fu chiuso il pronto soccorso del presidio per l’infezione contratta dal suo primario a cui seguì una catena di contagi tra camici bianchi, oggi in piena fase 2, la presenza del Covid preoccupa di più.

Per molti sindacati si deve parlare di focolaio Covid. In una nota Fials «a nome di tutti gli operatori della Medicina 2» firmata dal segretario aziendale Alessandro Olivieri, e datata 22 aprile 2020 si evince che, inizialmente, a disposizione del personale c’erano «solo mascherine chirurgiche e guanti- scrive la Fials – nei sei giorni di quarantena in cui è rimasto il reparto non risultano essere state fatte sanificazioni sistematiche». L’idea è che «si sia agito in ritardo e si è verificato che alcuni medici, risultati positivi, abbiano lavorato anche fuori da Medicina 2 si legge in una nota Nursing Up dove il segretario territoriale Marco Tesone richiede una maggiore organizzazione ora che «ci darà la ripresa dell’ordinario». «L’utilizzo di personale che passa da un reparto all’altro» è evidenziato anche dai Cobas Cardarelli che scrivono «ci è sembrato doveroso chiedere un intervento del nucleo carabinieri dei Nas per effettuare tutte le verifiche del caso sul posto, ed accertare eventuali responsabilità».

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