Cronaca

Napoli, conto corrente svuotato due volte: prima l’inganno e poi la beffa

È successo a Napoli, uno caso di doppia beffa ai danni di un’inconsapevole signora che voleva semplicemente pagare delle bollette. Da qui, si ritrova il conto svuotato.

Conto corrente svuotato: il falso pagamento delle bollette

NAPOLI. La vicenda che vede coinvolta una donna nel napoletano è assai complessa quindi ricostruiamo i fatti dall’inizio. La mattina del 3 agosto la signora C. R. si collega al sito internet della sua banca per pagare delle bollette e dopo avere inserito le credenziali, si apre una finestra popup che l’avvisa che, per procedere coi pagamenti, dovrà inserire un codice che le arriverà a breve tramite sms. Il messaggio arriva, ma la signora non si accorge della dicitura: “Bonifico europeo di euro 10900.6 a favore di Artjoms Bicenoks”. Subito dopo la finestra si chiude e, quando la signora accede di nuovo al proprio conto, si accorge che i soldi sono spariti. La vittima della truffa si reca immediatamente col marito nella filiale del Banco di Napoli di via Manzoni, dove le spiegano che il bonifico non risulta ancora contabilizzato, effettuano il “recall” dello stesso e la invitano a sporgere denuncia. I soldi, però, spariscono lo stesso.


donna computer


Conto corrente svuotato: i soldi vengono riaccreditati dalla banca

Il 22 agosto viene avviata la pratica di disconoscimento del bonifico, in cui la signora racconta la truffa subita, e la banca avvia gli accertamenti per stabilire se ci sia stata o meno una violazione del sistema informatico bancario o meno. I soldi, nel frattempo, vengono riaccreditati. Nel caso venisse dimostrato che la banca non ha responsabilità, però, la situazione verrà comunicata alla correntista e il denaro verrà di nuovo prelevato.

Conto corrente svuotato: la banca si riprende i soldi

Si arriva quindi al 12 dicembre, a indagini chiuse. E il denaro viene decurtato. «In relazione alla vicenda che ha coinvolto la signora – fanno sapere dall’Ufficio Contenzioso di Intesa Sanpaolo – significhiamo che la contestazione della cliente è già stata riscontrata dall’Ufficio Reclami della Banca in data 9 gennaio 2019. In tale comunicazione vengono messe in evidenza le modalità attraverso le quali è stata realizzata la truffa ai suoi danni e viene chiarito che non è stato violato il sistema informatico della Banca che ha, invece, fornito gli elementi utili per consentire alla cliente di valutare correttamente l’operazione ed, eventualmente, non darvi seguito».

In pratica, la truffa non è avvenuta tramite il sito della banca, ma probabilmente su un sito clonato, in cui la signora ha inavvertitamente inserito i propri dati fornendo gli elementi per la predisposizione del bonifico, che poi ha autorizzato malgrado nel messaggio ricevuto sul cellulare fosse specificato a quale operazione si riferisse quel codice. Così gli 11.000 euro spariscono, il conto finisce in rosso, e la donna si trova improvvisamente senza soldi. «Ma noi – lamenta Alessandro Manganiello, avvocato della signora – non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione né la banca ci ha spiegato le modalità attraverso le quali sarebbe stata realizzata la truffa».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio