Cronaca

Napoli, vince la battaglia contro il coronavirus ma muore d’infarto: il tragico epilogo di Giuseppina Ruggiero

Napoli, aveva vinto la sua battaglia contro il Coronavirus, ma è morta d’infarto. Questo è il tragico epilogo di Giuseppina Ruggiero, professoressa di matematica di 58 anni.

Napoli, vince la battaglia contro il coronavirus ma muore d’infarto

Era guarita dopo settimane in terapia intensiva al Cotugno di Napoli. Ma questa notte è morta per arresto cardiaco in ospedale, nonostante fosse ormai guarita dal Covid -19. La vittima è Giuseppina Ruggiero professoressa di matematica 58enne all’istituto comprensivo Don Bosco-Francesco D’Assisi di Torre del Greco.

Il calvario

L’incubo era cominciato il primo marzo, quando risultò positiva una collega di Giuseppina, Maria Lombardo, insegnante di Striano che pure era stata ricoverata al Cotugno dal quale era stata dimessa il 20 marzo.
Drammatico è stato il calvario della famiglia di Giuseppina Ruggiero perché dopo il suo ricovero, a inizio marzo, sono risultati positivi anche il marito Antonio Palomba e i due figli maschi, Ciro ed Emanuele. Tutti sono guariti, anche il papà, tornato a casa nei giorni scorsi, e tutti erano in attesa del risveglio della mamma, intubata da un mese.

L’esito positivo dei tamponi aveva acceso la speranza. E invece, ieri, la tragica notizia di un infarto fatale. «Un
arresto cardiaco – ha commentato il figlio Ciro – una cosa improvvisa, ma erano nate una serie di complicazioni che questo maledetto virus porta».

Le parole del figlio della vittima

«È stata una mamma sempre dedita alla famiglia – ci ha detto ieri Ciro – e ha dedicato la sua vita ai figli. Vorrei che fosse ricordato il fatto che si è donata anima e corpo alla comunità scolastica della d’Assisi, anche quando noi le chiedevamo di prendere delle pause per piccoli problemi di salute. Era sempre in continuo contatto con gli studenti, li aveva anche ricevuti a casa e loro le avevano donato una targa. Non si è mai assentata, neanche quando si fratturò le dita del piede. Il ricordo di mamma e di moglie lo avremo sempre impresso nel cuore e nel volto come i suoi insegnamenti che vivranno sempre in noi. Spero, e sono sicuro che accadrà, che venga ricordata la sua passione e
missione educativa per il bene dei ragazzi della comunità scolastica della d’Assisi».

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