Cronaca

La rabbia di un padre: “Io malato oncologico, a mio figlio disabile viene negata la Dad”

Napoli, dad negata a bambino disabile: la rabbia del padre. La richiesta sarebbe stata bocciata come previsto dal decreto Scuola

Dad negata ad un bambino disabile di Napoli. Un problema di burocrazia che va a danneggiare Francesco (nome di fantasia), alunno dell’Istituto professionale per i Servizi enogastronomici e dell’Ospitalità alberghiera Cavalcanti.

Napoli, dad negata a bambino disabile: la storia

È il padre – paziente oncologico – a raccontare la vicenda sulle colonne del quotidiano Il Mattino. “Causa la mia attuale condizione, quindi estremamente fragile e suscettibile a contagio, mi trovo costretto a non poter mandare mio figlio a scuola per poter seguire le lezioni. Le chiedo pertanto se fosse possibile, almeno per un periodo di 15  giorni, di fargli seguire le lezioni in modalità Dad” ha scritto il padre alla dirigente scolastica lo scorso 17 gennaio.

La richiesta sarebbe stata bocciata, perché da prassi il decreto Scuola non prevede più questa casistica. La Dad infatti può essere attivata solo per gli alunni fragili. 

La soluzione temporanea

Dopo uno scambio di mail, alla fine la dirigente Libertino decide che Francesco può avere per un tempo limitato la Ddi. “Il compito di noi dirigenti è di applicare i protocolli. Francesco non è un ragazzino fragile, viene sempre con i dispositivi previsti per legge, mantiene la mascherina Ffp2 correttamente e igienizza le mani, ha fatto il ciclo vaccinale, quindi il rischio è molto basso. Capisco però le richieste del genitore, e mi sono attivata affinché per un breve lasso di tempo possa avere la Ddi”.

Però, per avviare la procedura, “e a tutela della mia decisione, ho bisogno della certificazione di un medico attestante la necessità di isolare il nucleo familiare per quel periodo per motivi di salute. Senza, non posso attivare la Ddi”.

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