Cronaca

Napoli-Eintracht Francoforte, pesanti scontri a Piazza Gesù

Partita ad alto rischio quella prevista per questa sera alle ore 21 tra Napoli ed Eintracht Francoforte: in queste ore si sono registrati pesanti scontri tra i tifosi delle rispettive squadre, la più grave in Piazza Gesù.

Napoli, pesanti scontri con i tifosi dell’Eintracht Francoforte

Partita ad alto rischio quella prevista per questa sera alle ore 21 tra Napoli ed Eintracht Francoforte: in queste ore si sono registrati pesanti scontri tra i tifosi delle rispettive squadre, la più grave in Piazza Gesù.

napoli Eintracht Francoforte scontri oggi 15 marzo
Volante incendiata nello scontro tra tifosi

Una vettura della Polizia sarebbe stata incendiata in via Calata Trinità Maggiore mentre un’altra, sempre delle forze dell’ordine, è stata danneggiata: sono stati infranti i vetri dei finestrini. Danneggiata anche una terza auto.

La tensione

Alcuni pullman erano stati messi a disposizione dei tifosi tedeschi che però non hanno accettato di salire a bordo. La tensione è poi sfociata in lancio di oggetti contro i poliziotti e fumogeni.

“Borrelli… vi prego dite a tutti di non uscire di casa prima e dopo partita, stanno arrivando notizie molto brutte di cose che accadranno che non sto qua a raccontare, vi assicuro che sarà un macello”, è la richiesta di un cittadino al deputato Borrelli tramite Facebook: “Zone Fuorigrotta, Centro Storico, Porto, Municipio, via Toledo, Plebiscito, Chiaia. Non vi avvicinate”, si legge ancora. 

“Non sono bastati i provvedimenti della Prefettura, così come non sono bastati gli episodi di aggressione subiti dai tifosi partenopei in occasione dalla partita di andata di Champions League a Francoforte”, lo dice Gaetano Simeone, consigliere comunale e presidente della prima commissione di Napoli. “Quanto sta accadendo è inaccettabile: si è consentito l’arrivo, senza adeguato controllo, a questi tifosi, nonostante gli allarmi lanciati nei giorni scorsi e gli appelli a sedare gli animi. Non è possibile che Napoli diventi, in occasione di una manifestazione sportiva, ostaggio dei violenti e terra di nessuno. Siamo ostaggi a casa nostra. Che vergogna!”, conclude. 

Tifosi tedeschi identificati: sono circa 200

Sono circa 200 i tifosi tedeschi fermati dalle forze dell’ordine, tutti già identificati al loro arrivo a Napoli. Intorno alle 18, i tifosi sono saliti a bordo dei pullman e hanno lasciato piazza del Gesù Nuovo dove si sono verificati gli scontri.

I bus sono scortati dalla polziia e si dirigeranno verso gli alberghi dove risiedono i tifosi giunti a Napoli nonostante il divieto di vendita dei biglietti per la partita di questa sera della Champions League.

Sindaco Manfredi

“Le scene di devastazione del centro storico della città sono inaccettabili. Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta. Napoli e i napoletani non meritano di subire i gravi danni materiali, morali e di immagine che questa follia ha determinato. Con la Germania i rapporti sono storicamente improntati all’amicizia ed ho voluto incontrare a Palazzo San Giacomo l’ambasciatore di Germania in Italia Viktor Elbling per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania”.

Il commento di Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia

“Attacchi violentissimi, una volante in fiamme, e una vera guerriglia che sta mettendo a dura prova tutti. Siamo estremamente preoccupati per gli operatori in servizio a Napoli, che in ogni angolo della città dovranno vedersela con episodi di grande ferocia di cui fin qui abbiamo avuto, credo, solo un assaggio”.

Sono le parole di Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia, riguardo i gravi disordini che si stanno registrando nel capoluogo partenopeo in occasione della partita prevista per stasera fra la squadra di casa e i tedeschi dell’Eintracht.

“Napoli, i napoletani, e soprattutto tutti i colleghi impegnati in questa giornata di follia, oggi pagano gli effetti di una sovrapposizione di interventi che attengono a due sfere distinte e separate e, soprattutto, troppo lontane l’una dall’altra. C’erano motivi precisi per l’emissione del provvedimento del prefetto che voleva arginare l’arrivo dei tifosi dalla Germania, ed erano motivi di ordine pubblico. Ora, chi si occupa di ordine pubblico, con anni di esperienza specifica e sulla base di attività info-investigative complesse e articolate, pone con il proprio lavoro i presupposti che portano ad assumere provvedimenti che mal si conciliano con l’interpretazione da parte di un Tar. Ciò che attiene all’ordine pubblico e alle esigenze di sicurezza collettiva poco ha a che fare con una fredda analisi di tipo amministrativo. Oltretutto non possiamo evitare di rilevare, con grande disappunto, che nell’ordinanza con cui il Tar ha sospeso il primo provvedimento prefettizio si fa riferimento a diversi interessi da conciliare, ma non è minimamente citato, e quindi preso in considerazione, l’interesse all’incolumità dei poliziotti che sono chiamati a fare il proprio lavoro. Non è più ammissibile, bisogna iniziare a mettere nel bilancio di diritti e interessi in gioco, di qualsiasi provvedimento si tratti, anche la salute e la sicurezza di chi ha scelto di portare la divisa e che, non per questo, deve essere spedito a fronteggiare guerriglie, botte, bombe”.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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