Economia

Napoli fase 2, dalle salumerie ai fruttivendoli rincaro dei prezzi. Margherita a 6 euro e caffè a 1,50 euro

Fase 2 a Napoli, dopo il lockdown provocato dall’emergenza Coronavirus si è notato un certo rincaro dei prezzi: dalle pizzerie ai parrucchieri, dai bar ai fruttivendoli. La margherita arriva a costare anche 6 euro, i capelli si tagliano con almeno 2 euro in più e il caffè si beve anche a 1,50 euro.

Napoli fase 2, rincaro prezzi: Margherita a 6 euro e caffè a 1,50 euro

Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, ha spiegato: “I prezzi più alti sono quelli di salumerie, gastronomie, fruttivendoli. Le ragioni? Molti prodotti dal Nord Africa non stanno più arrivando. In particolare nella filiera dell’ortofrutta: banane, pomodori, arance. Il mercato campano è ovviamente più ristretto e l’aumento dei prezzi si riverbera anche sulla ristorazione.”

Coldiretti

Sulla stessa lunghezza d’onda, il quadro offerto da Coldiretti a livello nazionale, che parla di aumenti dell’8,4% sulla frutta, del 5% sulla verdura, del 4% sul pesce surgelato, del 2,5% su carni e formaggi. A ciò si aggiunge una possibile carenza del 30% di frutta e verdura sugli scaffali a giugno. Sulla crisi dei rincari delle esportazioni, Coldiretti Campania ha spiegato: “Al Nord il fenomeno potrebbe rivelarsi più allarmante, perché il potere di acquisto al Sud è più basso e alzare i prezzi allontana il cliente.”

I ristoratori

Situazione che non lascia immune l’ambito ristorativo. Ma c’è chi si pone contro la pratica del rincaro come Massimo Di Porzio, di Fipe, che ha dichiarato: “Chi aumenta i prezzi si ricrederà, visto che si corre il rischio di spaventare ancor più i clienti.” Della stessa opinione Giuseppe Vesi, proprietario della nota pizzeria, che ha detto. “Sul lungomare lavoriamo con la metà dei clienti e in centro storico è una catastrofe. Ma non abbiamo alzato la pizza di un centesimo”.


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