Napoli, altarino per il 19enne ucciso: l’omaggio finale | Il delitto dopo un pestaggio
Luigi Giuseppe Fiorillo ucciso sabato notte a Napoli, uno striscione su un muro in via Duca degli Abruzzi. Il delitto dopo un pestaggio
Un vero e proprio pellegrinaggio quello a cui i residenti di via Duca degli Abruzzi hanno assistito nelle scorse ore dopo che, su un muro della zona, è comparso uno striscione dedicato a Luigi Giuseppe Fiorillo, il 19enne ucciso sabato notte a Napoli. Decine di ragazzi e ragazze sono andati a rendere l’ultimo omaggio a o Bi, come la vittima era soprannominata.
Napoli, altarino per il 19enne ucciso sabato notte
Diversi, infatti, i video comparsi sui social, in particolare TikTok, dove si vede lo striscione commemorativo apposto su un murales che ricorda un’altra tragedia, quella di Ciro Esposito, ucciso da un ultras romanista poco prima della finale di Coppa Italia del 2014.
Il delitto dopo un pestaggio
Tra le piste che gli inquirenti seguono nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Luigi Giuseppe Fiorillo, il 19enne ucciso sabato scorso nel quartiere di Secondigliano di Napoli, figurava fino a poco anche quella passionale. Una ipotesi che era compatibile con l’epurazione interna al clan Di Lauro visto che il giovane aveva contatti – e forse anche qualche frizione – con personaggi riconducibili a quella organizzazione malavitosa.
Ebbene nelle ultime ore, invece, l’ipotesi più plausibile è che in realtà non si sia trattato di altro che una resa dei conti a seguito di un pestaggio di cui Fiorillo si era reso partecipante. Ad avere la peggio, in quell’occasione, era stato un ragazzo appartenente al gruppo Rispoli di Largo Macello che sarebbe stato duramente malmenato. L’esatto ruolo di Fiorillo in quella vicenda sarebbe ancora tutto da chiarire. Certo è, almeno in base alle ultime ricostruzioni, che la vendetta si sarebbe poi ripercosse su di lui nel peggiore dei modi.