Cronaca

Addio Maradona: quando Diego rischiò di rompersi le gambe per aiutare un bambino malato

Napoli e Maradona: l'amichevole di Acerra e il rapporto con la città che vedeva enle Pibe de Oro un simbolo di riscatto

Napoli è sotto shock per la morte di Diego Armando Mardona. Con la maglia della compagine partenopea, il Pibe de Oro ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italia e una Coppa Uefa. Maradona per Napoli è stato campione di calcio ma non solo. Diego è stato simbolo di riscatto sociale e da sempre si è dedicato alle persone in difficoltà.

Napoli e Maradona: la storica amichevole di Acerra

Gennaio 1985, amichevole organizzata dalla riserva del Napoli (e amico del Pibe de Oro), Pietro Puzone. L’attaccante di Acerra è stato contattato da un papà disperato per il figlio, bisognoso di un operazione per salvarsi la vita. Il Presidente Ferlaino non acconsente alla richiesta; Maradona paga la clausola di 12 milioni alla sua assicurazione e gioca su un «campo di patate», scaldandosi fra pozzanghere e auto parcheggiate. «Che si fottessero i Lloyd di Londra. Questa partita si deve giocare per quel bimbo».

Negli anni oltre a questo episodio si ricordano decine, forse centinaia i napoletani che Diego Maradona ha aiutato. Con denaro e disponibilità. A presenziare e a prestare la propria immagine.

Il ricordo di de Magistris per Maradona

È morto Diego Armando Maradona,il più immenso calciatore di tutti i tempi.Diego ha fatto sognare il nostro popolo,ha riscattato Napoli con la sua genialità.Nel 2017 era divenuto nostro cittadino onorario.Diego, napoletano e argentino,ci hai donato gioia e felicità!Napoli ti ama!” è il tweet del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris.


 


I trionfi di Maradona a Napoli

Diego ha vinto il Mondiale del 1986 con l’Argentina, ha disputato la finale di Italia ’90 e con il Napoli ha conquistato due scudetti (1987 e 1990). Ma per descriverlo non bastano solo i titoli, i trofei vinti, perché l’essenza di Maradona si è vista in tante piccole cose, tante piccole grandi cose, oltre ai gol memorabili, a quelli che vengono subito alla mente.

Alla Mano de Dios in Argentina-Inghilterra e al gol del secolo segnato pochi minuti dopo, quando scartò sei o sette giocatori inglesi prima di battere Shilton. Ha giocato anche con il Barcellona e il Siviglia, e in patria con il Boca Juniors e l’Argentinos Juniors. Con la nazionale dell’Argentina ha disputato quattro Mondiali, e l’ha guidata da allenatore nel 2010.

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