Cronaca

Napoli, marito e moglie reclusi in casa in attesa del tampone: coppia diffida la Regione Campania

Napoli, marito e moglie stanno vivendo un vero e proprio calvario da quando sono tornati a casa dopo un viaggio a Londra. Sono sequestrati in casa da 20 giorni dopo che il marito è risultato positivo al coronavirus. La coppia, stanca di aspettare, ha diffidato la Regione Campania e l’Asl Napoli 1 affinché provvedano «senza ulteriori ritardi» ad effettuare il secondo tampone.

Marito e moglie reclusi in casa in attesa del secondo tampone

A raccontare l’odissea vissuta sono Carmine Bonanni e Daniela Carpisassi che insieme al figlio 30enne si sono sottoposti ai tamponi per rilevare il Covid a cui solo il 58enne napoletano è risultato positivo.

Sono bloccati in casa con 5 gatti e un cane e costretti a fare la spesa online. Il calvario, come riporta Il Mattino, ha avuto inizio il 25 agosto, quando i coniugi tornano da un viaggio a Londra. «In aeroporto, a Capodichino, non ci hanno voluto fare il tampone perché non provenivamo da un Paese a rischio, per questo ci siamo recati all’Asl del Frullone il 26 agosto» racconta Carmine che sottolinea: «Nel modulo per il test c’era scritto che saremmo stati contattati entro 72 ore, invece solo la sera del 31 agosto mi hanno comunicato la mia positività al Covid».

Daniela, invece, è risultata negativa ed è stato eseguito il tampone domiciliare al figlio che il 10 settembre «dopo aver chiamato ripetutamente l’Asl» – dicono i coniugi – ha saputo di essere anche lui negativo.
Il 10 settembre i coniugi chiedono informazioni per il secondo tampone ma ancora nulla di fatto.

Il 14 settembre, il Comando dei carabinieri Arenaccia è stato informato della vicenda e del totale isolamento protratto – si legge nella diffida dell’avvocato Angelo Pisani – ancora non è stato effettuato il doppio tampone domiciliare. In pratica, l’intero nucleo familiare è rinchiuso in casa. o e privato non devono essere nemici».

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