Cronaca

Napoli, l’indagine shock: “Fino a 25mila euro per fare il netturbino”

Napoli, mazzette per fare gli spazzini: il caso e le denunce. "Circolano voci di richieste da 25mila euro per avere la certezza"

Mazzette per fare gli spazzini Napoli: una voce, un allarme che potrebbe portare ad un’inchiesta. Tutto è iniziato lo scorso 28 giugno quando Claudio Cecere del Movimento 5 Stelle dai banchi della Sala dei Baroni – nel corso di un intervento in Consiglio comunale – si è rivolto al sindaco Gaetano Manfredi, svelando trame sinistre, ancora tutte da accertare, riguardo al concorsone per assumere 500 nuovi operatori ecologici in Asìa come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, mazzette per fare gli spazzini: il caso

Cecere, in quell’occasione, si rivolse al primo cittadino spiegando: “Ho saputo che alcuni consiglieri comunali stanno promettendo a tanta povera gente posti nell’Azienda di igiene urbana. In tanti mi hanno chiamato per avere informazioni. Abbiamo parlato tanto di trasparenza facciamo in modo che sia veramente così”.

Manfredi prese appunti e certamente non ha fatto cadere nel vuoto la denuncia. Lo scorso 15 luglio, l’allarme è stato rilanciato dall’assessore all’ambiente, Paolo Mancuso: “Dite a tutti che chi promette il posto di lavoro in Asìa è un truffatore. Denunciatelo. Non potrà garantire nulla. Circolano voci di richieste da 25mila euro per avere la certezza di essere assunti. Dite a tutti che questi personaggi sono truffatori e come tali vanno denunciati. Dite a tutti che chi si propone di facilitare l’accesso a questa piattaforma e al concorso è un truffatore e va denunciato e se non lo vogliono denunciare non gli diano ascolto. Le cifre richieste sono altissime, le famiglie si indebitano e finiscono in mano a usurai e strozzini di varia natura. Sono truffatori che vanno denunciati promettono soltanto utili per loro non potranno garantire null’altro. Sono in attesa di una fonte autorevole che mi spieghi come stanno le cose perché girano messaggi e voci stranissime”.

Ora, dunque, i riflettori sono puntati sul concorsone sono accesi e la speranza è che in tempi brevi si faccia chiarezza. Oltre 50mila domande di partecipazione in poco meno di tre settimane fanno riflettere su quanto sia enorme la fame di lavoro nella capitale della disoccupazione giovanile e non solo.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio