Cronaca

Rossa Russo Iervolino, all’ennesima telefonata di condoglianze i figli sono andata a svegliarla

Rosa Russo Jervolino non è morta: la smentita della famiglia. Si era diffusa la notizia del suo decesso, ma la famiglia smentisce

Napoli tira un sospiro di sollievo: non è morta Rosa Russo Jervolino. Nella mattinata di oggi, mercoledì 31 agosto, si era diffusa la notizia del suo decesso all’età di 86 anni, ma è stata la famiglia a smentire. “La notizia della morte della Iervolino è assolutamente infondata. Lo si apprende dai familiari che confermano che l’ex sindaco è a casa, serena e in salute”.

Napoli, Rosa Russo Jervolino non è morta: la smentita

Nelle ultime ore si è diffusa la notizia della scomparsa dell’ex sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, smentita da un messaggio della famiglia: “E’ assolutamente infondata”. Lo fanno sapere i familiari aggiungendo che “è a casa, serena e in salute”.

“All’ennesima telefonata di condoglianze, i figli sono andati a svegliarla“. Annamaria Roscigno è stata per anni la portavoce di Rosa Russo Iervolino quando era sindaca di Napoli. A Radio Capital ricostruisce la surreale giornata dell’ex ministra dell’Interno, data per morta per alcuni minuti: “Non riesco a capire come sia potuto accadere”, racconta Roscigno, “quando ho iniziato a ricevere le prime telefonate ho chiamato i figli che, increduli, mi hanno smentito la notizia. Anzi, subito dopo, mi hanno passato la Iervolino al telefono“. E cosa le ha detto l’ex ministro? “Beh..che stava bene, a parte il solito mal di schiena che l’affligge da tempo. E si è detta dispiaciuta di tanto clamore. Ringraziava però tutti per l’affetto ricevuto” riporta Repubblica.

Chi è Rosa Russo Jervolino

Nata il 17 settembre del 1936 a Napoli, è stata più volte parlamentare, ministro per diversi governi e anche sindaco di Napoli. In particolar modo, ha vestito i panni di primo cittadino del capoluogo partenopeo per dieci anni, da dal maggio 2001 a giugno 2011.

In parlamento fu Eletta per la prima volta nel 1979, restandovi ininterrottamente fino al 2001, tra Camera dei Deputati Senato della Repubblica. La sua carriera politica è iniziata, anche per tradizione familiare, nella Democrazia Cristiana. É stata ministro per gli Affari Sociali nel governo Goria dall’87 al 92, poi ha è stata responsabile del dicastero della Pubblica Istruzione dal 92 al 94 con presidente del Consiglio Giuliano Amato. E ancora ministro dell’Interno nel governo D’Alema: prima donna a capo del Viminale.


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La sua carriera

Nasce a Napoli il 17 settembre 1936, figlia di Angelo Raffaele Jervolino, ministro nei governi De Gasperi V, Segni II, Tambroni, Fanfani III e IV, Leone I, Moro I e II, e di Maria De Unterrichter, entrambi parlamentari della Democrazia Cristiana all’Assemblea Costituente.

Conosciuta anche con la trascrizione del cognome Jervolino, o col vezzeggiativo “Rosetta“, si è presentata alle competizioni elettorali come Rosa Iervolino Russo, con il proprio cognome (trascritto con la I in luogo della J per un errore anagrafico) anteposto a quello del marito.

Si è sposata il 26 ottobre 1964 con Vincenzo Russo, noto medico di Vasto in provincia di Chieti, con Aldo Moro che era il suo testimone. Dal marito ha avuto tre figli: Michele, Maria Cristina e Francesca. È rimasta vedova prima di aver compiuto cinquant’anni. È cugina del filosofo e politico Domenico Jervolino. Laureata in giurisprudenza, fece parte dell’ufficio studi del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) dal 1961 al 1968, mentre dal 1969 al 1973 collaborò con l’Ufficio Legislativo del Ministero del Bilancio e della programmazione economica.



Il mandato da sindaco di Napoli

Alle elezioni amministrative del 2001 si candida a sindaco di Napoli, sostenuta da una coalizione di centro-sinistra formata da: Partito Popolare Italiano, Democratici di Sinistra, Rifondazione Comunista, Federazione dei Verdi, Partito dei Comunisti Italiani, Rinnovamento Italiano, Socialisti Democratici Italiani, Unione Democratici per l’Europa, I Repubblicani e dalla Lista Civica per Napoli. Viene eletta al secondo turno con il 52,9% dei voti, battendo al ballottaggio il candidato di centro-destra Antonio Martusciello, e divenendo la prima donna a ricoprire la carica di sindaco di Napoli.

Viene riconfermata sindaca nel 2006 al primo turno, con il 57% delle preferenze contro il candidato del centrodestra Franco Malvano, ex questore di Napoli. Dal 23 maggio 2007 è stata uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico che riunisce i leader delle componenti del futuro PD. Iervolino ha incontrato tuttavia anche grandi critiche. In particolare ha dovuto affrontare nel 2008 lo scandalo rifiuti che ha coinvolto il napoletano, determinata dalle difficoltà nello smaltimento in seguito alla chiusura di alcune discariche.

Successivamente la Giunta comunale è stata colpita dalla vicenda giudiziaria determinata dalle indagini sulla delibera Global Service approvata dal Comune, che si è conclusa in primo grado con molte assoluzioni e due condanne per corruzione (Romeo e Mautone), con serie conseguenze politiche e dure polemiche anche all’interno dello stesso partito della sindaca. In quella occasione la Iervolino rinnovò in gran parte la composizione della Giunta, che ha poi subìto pochi cambiamenti negli anni successivi.


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Forti polemiche scaturirono anche a seguito delle polemiche dimissioni, nel dicembre 2009, dell’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo, economista e docente universitario, che era subentrato nel gennaio 2009 ad Enrico Cardillo (quest’ultimo era tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta Global Service).

Critiche anche dal suo successore, l’ex-magistrato eletto sindaco Luigi De Magistris: “Per almeno tre anni la città non è stata male amministrata: non è stata amministrata per niente. Quando siamo arrivati a Palazzo San Giacomo, tre mesi fa, non funzionavano nemmeno le penne”. Il 2 marzo 2011 31 consiglieri comunali su 60 rassegnano le loro dimissioni per provocare lo scioglimento del consiglio stesso, ma ciò non accade per alcuni vizi procedurali. Terminerà quindi il mandato nel giugno dello stesso anno.

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