Cronaca

Napoli, morte dell’agente Pasquale Apicella: la testimonianza del sopravvissuto Colucci

Morte dell'agente Pasquale Apicella: per la prima volta parla il passeggero sopravvissuto Salvatore Colucci, assistente capo

Morte dell‘agente Pasquale Apicella: per la prima volta parla il passeggero sopravvissuto Salvatore Colucci, assistente capo. Colucci era al fianco di Lino quando si è consumata la tragedia.

Morte Apicella, la testimonianza del passeggero sopravvissuto

Quella di ieri è stata la sua prima testimonianza, dopo il dramma dello scorso aprile. La vettura della polizia venne speronata dall’auto guidata da un cittadino di origine rom che, assieme ad altri due connazionali, aveva svaligiato due banche e stava tentando la fuga.

La testimonianza di Salvatore Colucci

“Andavamo a quaranta-cinquanta orari, avevamo una velocità volutamente bassa, perché eravamo sulle tracce di un’auto che era sfuggita a due posti di blocco. Era buio, andavamo piano lungo Calata Capodichino, sapevamo che da un momento all’altro ci saremmo trovati di fronte la macchina guidata dai cittadini rom”, spiega Colucci.

“Andava velocissimo e a fari spenti. Ha accelerato, nel tentativo di trovare un corridoio per seminarci. Li abbiamo visti arrivare e abbiamo contato tre secondi”. Poi lo schianto.

“Ho sentito dolore alle gambe”

“Ho visto la loro auto rinculare, ricadere sulle quattro ruote, come se fosse rimbalzata. Ho sentito dolore alle gambe, non riuscivo più a muovere più gli arti inferiori. Ho visto uno di loro scappare, istintivamente ho provato ad aprire la porta per inseguirlo, ma avevo le gambe bloccate, sentivo dolore”.

Fonte: Il Mattino

 

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