Militare greca morta a Napoli, salma sequestrata: la nave parte

È ripartita questa mattina dal porto di Napoli la nave scuola della Marina Militare greca, posta in quarantena dalle autorità sanitarie d’intesa con quelle militari, per il sospetto di un focolaio Covid a bordo e la morte di una cadetta. La Prometheus ha lasciato il capoluogo senza quattro membri dell’equipaggio in totale: oltre che Thalia Kordambalou, questo il nome dell’allieva deceduta all’ospedale del Mare dopo il ricovero di due sere fa, non sono salpati nemmeno altri due cadetti di 21 anni, un uomo ed una donna, che pur avendo ottenuto – come richiesto – le dimissioni dall’ospedale Cotugno dopo essere risultati negativi al Covid, d’intesa con le autorità militari del loro Paese si ricongiungeranno ai colleghi solo nei prossimi giorni. Più un quarto, ricoverato per un malore stamani.

Militare greca morta a Napoli:la nave parte

Sul caso della cadetta morta in ospedale a Napoli nella notte tra il 24 e il 25 agosto a distanza di poche ore dal ricovero, e che è peraltro risultata positiva al Covid dopo un tampone effettuato a seguito del decesso, la Procura della Repubblica del capoluogo ha disposto l’esame autoptico. Gli accertamenti, assicurano gli inquirenti, saranno eseguiti in tempi brevi per consentire una rapida restituzione della salma ai familiari. Dopo un primo sospetto della diffusione dell’epidemia a bordo della nave scuola, giunta a Napoli dopo una sosta a Tunisi, le autorità sanitarie napoletane hanno invece chiarito che i malesseri registrati da alcuni membri dell’equipaggio potrebbero essere ricondotti a forme di intossicazione: una decina di cadetti aveva cominciato a denunciare malori dopo aver pranzato in un fast food della capitale nordafricana. Non a caso un altro membro dell’equipaggio, come detto, è stato ricoverato oggi, mentre la nave lasciava il porto, con un attacco di dolore addominale e febbre e aspetta l’esito del tampone Covid.