Napoli, l’odissea di un uomo positivo al test rapido: “Aspetto il tampone da una settimana”

Napoli, doppia odissea per un uomo risultato positivo al test rapido. Il protagonista della vicenda è il 39enne Roberta Pappa, barista residente a Pianura.

Positivo al test rapido, attesa di una settimana per il tampone

L’uomo racconta di essere stato dimenticato dai sanitari. Da quasi una settimana è in attesa del tampone e di indicazioni. Roberto Pappa decise di recarsi al pronto soccorso di Fuorigrotta dopo un incidente domestico. Sottoposto al test rapido da due persone addette al controllo senza mascherina, risulta positivo.

Poco dopo sopraggiunge una dottoressa che lo invita a tornare a casa e a contattare – come da prassi – il medico di base per spiegargli la situazione. L’uomo fa presente di avere due bimbi piccoli, a casa, ma la dottoressa è irremovibile: “Tanto se lei è contagiato ha probabilmente trasmesso già la malattia ai suoi familiari”.

A questo punto la procedura prevede che, dopo aver contattato il medico di base, sia l’Asl a doversi attivare recandosi al domicilio del paziente per effettuare il tampone di verifica. E qui inizia l’odissea.
Nonostante l’uomo abbia fatto il suo dovere, facendo scattare tramite il medico di famiglia l’allarme inserendo il nome nella apposita piattaforma informatica, dei medici addetti al controllo domiciliari non si vede traccia.

 

«Solo dopo mezzogiorno di venerdì – spiega ancora Roberto – vengo raggiunto telefonicamente da un addetto dell’Asl che mi rassicura: “Oggi non abbiamo personale, ma stia tranquillo: domani la raggiungeremo a casa”.

Neanche sabato arriva nessuno. Il 39enne decide di contattare telefonicamente il numero verde della Regione. Risponde un centralinista che  rimanda ad un altro numero verde. Qui l’interlocutore risponde: “Signore ci dispiace, qui ci occupiamo solo di casi di persone che rientrano dalle vacanze…».

Roberto Pappa resta ancora in attesa che qualcuno vada a fargli il tampone di verifica.