Cronaca

Il racconto shock del pentito: “Maikol fu ucciso per errore”

Napoli, si riapre il caso dell'omicidio di Giuseppe Maikol Russo. I killer volevano effettuare una stesa e non sparare al 27enne

Si riapre il caso dell’omicidio di Giuseppe Maikol Russoucciso Napoli sette anni fa. Un delitto consumatosi in piazza Calenda, a due passi dalle mura greche e dal teatro Trianon come ricordato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, si riapre il caso dell’omicidio di Giuseppe Maikol Russo

Giuseppe Maikol Russo, sposato e padre di due figli, fu ucciso all’età di 27 anni. Si trovava all’esterno di un bar quando fu freddato dai killer. Sette anni dopo emerge un dettaglio tutt’altro che trascurabile: non era Maikol l’obiettivo dell’agguato. Anzi, non era neanche un agguato, ma una stesa, ovvero sparare a mezza altezza per rivendicare il possesso criminale su un determinato spaccato metropolitano.

La confessione del pentito

A confermare questa versione, la confessione di un pentito: “Fu ucciso per errore, durante una stesa…”. Ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è la volontà da parte della Procura di Gianni Melillo di non lasciare spazi vuoti nella ricostruzione di quella stagione di violenza gratuita, di non lasciar cadere nel vuoto il grido di dolore di un intero contesto familiare.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio