Cronaca

Napoli, pizzo sui cantieri: scacco al clan Panico, due arresti

Pizzo sui cantieri della provincia di Napoli. Scacco al clan Panico: i carabinieri hanno tratto in arresto due persone. Ecco i dettagli dell’accaduto.

Pizzo sui cantieri di Napoli: scacco al clan Panico

Nel pomeriggio di mercoledì 19 febbraio, in Sant’Anastasia, i Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Castello di Cisterna (NA) hanno dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere e in regime di arresti domiciliari emessa – su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di due persone, ritenute responsabili – in concorso tra loro – del reato di estorsione aggravato dal c.d. “metodo mafioso”: PERILLO Ciro, nato a Napoli il 30.03.1977, alias “o’ cantiniere” e REA Giovanni Angelo, nato a San Giuseppe Vesuviano il 14.05.1976.

Le indagini

Il provvedimento cautelare in questione giunge all’esito di articolata indagine – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli e condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna – che ha permesso di:

  • confermare il ruolo di elemento apicale in seno al clan“PERILLO-PANICO” (operante nel comune di Sant’Anastasia) di PERILLO Ciro, quest’ultimo figlio di PERILLO Gerardo, vertice del citato sodalizio criminale;
  • documentare il ruolo degli indagati – in relazione ad un episodio estorsivo consumato nel dicembre 2018 in danno di un imprenditore edile di Somma Vesuviana (in quel periodo impegnato nell’esecuzione di alcuni lavori nel territorio di Sant’Anastasia) rispettivamente, il primo, quale mandante ed esecutore materiale ed, il secondo, di materiale riscossore;
  • appurare che la condotta sia stata posta in essere dietro il pretesto di sostentare i detenuti;
  • ricostruire che la somma di danaro estorta ammontava a circa 2000 euro, richiesti in contanti;
    Il provvedimento eseguito ha collocato il PERILLO in regime di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano e il REA agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.

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