Cronaca

Shock a Napoli: poliziotta violentata a fine turno, arrestato straniero irregolare

Poliziotta violentata nella notte a Napoli: shock in zona Porto. La donna aveva da poco terminato il turno di lavoro 19/24

Notte di paura a Napoli dove una poliziotta è stata violentata in zona Porto dopo essere stata colpita con un sasso. È accaduto tra mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre, quando l’agente di Polizia di Stato è stata aggredita, picchiata e violentata: il presunto responsabile, subito fermato, sarebbe un cittadino originario del Bangladesh.

Napoli, poliziotta violentata nella notte

Vittima della triste vicenda, una giovane agente in forza al nucleo Volanti del commissariato di polizia Decumani. La donna aveva da poco terminato il turno di lavoro 19/24 e si era incamminata da sola verso la propria auto. A quel punto sarebbe stata aggredita alle spalle da un uomo che l’ha colpita alla testa con un sasso e, successivamente, ha abusato sessualmente di lei.



Successivamente, si è dileguato, mentre la poliziotta è stata soccorsa e ricoverata all’ospedale Cardarelli. Le ricerche del responsabile sono iniziate subito e, sempre nella notte, il presunto aggressore, un uomo del Bangladesh, è stato arrestato da una Volante all’altezza di via Duomo.

Fsp Polizia: “A Napoli c’è una questione sicurezza da affrontare con misure straordinarie”

“Oggi non possiamo che stringerci alla collega brutalmente aggredita a Napoli, manifestandole tutta la solidarietà possibile nella convinzione che il suo valore e il suo coraggio, assieme alla vicinanza di familiari, colleghi e dei cittadini onesti di questa città, l’aiutino a superare questo momento così difficile e traumatico. L’ennesima barbarie che funesta il capoluogo, quotidianamente alla ribalta delle cronache nazionali, riporta prepotentemente sul tavolo una ‘questione sicurezza’ che tormenta la città e la sua provincia, frustrando insopportabilmente la libertà, l’incolumità e la serenità della gente, ostaggio di pericoli di ogni sorta e di delinquenti che sembrano spadroneggiare. Una questione che richiede più che mai un intervento forte, diretto e concreto, che consenta allo Stato di riaffermare la propria autorevolezza, garantendo ordine e legalità. Le Istituzioni ed i propri rappresentanti, ad ogni livello, sono chiamati ad adeguare senza se e senza ma le proprie scelte politiche e operative alle singolari e complesse esigenze di un contesto territoriale che richiede misure straordinarie”.

Così Stella Cappelli, Segretario Generale vicario Fsp Polizia di Stato, dopo l’ennesimo grave episodio di cronaca avvenuto a Napoli, dove una poliziotta è stata aggredita e violentata nella zona del porto.

Di fronte a continui fatti così terribili – le fa eco Mauro Di Giacomo, Segretario provinciale Fsp Napoli – i primi a soffrire sono proprio i poliziotti che spendono le proprie energie a servizio della gente, ben coscienti che la lotta a illegalità, delinquenza e illegalità così diffuse, è spesso impari, e che anzi, spesso, proprio loro ne rimangono vittime. Non è la prima volta che lanciamo un allarme rispetto a una città metropolitana che presenta sfide uniche per complessità, varietà, e per livello di violenza. E’ inutile lasciar passare ‘l’acqua sotto ai ponti’ come se con il tempo ci si dovesse abituare a questo livello di precarietà. Nel panorama italiano Napoli si distingue per la complessità della gestione della sicurezza, e bisogna avere il coraggio di assumere iniziative altrettanto uniche per sostenerne gli abitanti e anche gli operatori in divisa che ogni giorno scendono in strada a combattere come se andassero in guerra”.

L’arresto

Protagonista del raid, un bengalese 23enne – J.M., già noto alle forze dell’ordine e irregolare sul territorio nazionale – che nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì bighellonava senza meta a ridosso di via Nuova Marina, lo stesso tratto di strada incrociato dalla poliziotta. L’ha vista camminare nella penombra. L’ha seguita fino al parcheggio interno al Varco Pisacane riservato alla Questura (dove la giovane si accingeva a salire in macchina per fare rientro a casa), per poi colpirla in pieno volto e alla testa – forse con un sasso, o forse a mani nude – prima di violentarla.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio