Napoli e provincia attendono ancora la chiamata dell’Unesco
Napoli e provincia attendono ancora la chiamata dell’Unesco. Nel lontano 2006 la proposta, ma quelli erano altri tempi e altre situazioni.
Napoli e provincia attendono ancora la chiamata dell’Unesco
Sono passati quasi tredici anni da quando al segretariato dell’Unesco arrivò la richiesta di candidatura dei Campi Flegrei per il riconoscimento del sito come patrimonio dell’umanità. I Campi Flegrei furono candidati per una loro caratteristica unica: il fenomeno del bradisismo. Era il giugno del 2006 e il bradisismo si trovava in buona compagnia: i centri storici di Orvieto e Lucca, le Murge di Altamura, le Mura veneziane di Bergamo.
L’attesa
Undici anni dopo, solo Bergamo riuscì a fare festa: il sigillo arrivò nel 2017. I Campi Flegrei, invece, sono ancora in attesa: il bradisismo ogni tanto fa tremare la gente del posto, qualche scossa rilancia l’antico allarme ma del logo Unesco non c’è traccia. E comunque, ricorda Francesco Emilio Borrelli, oggi consigliere regionale e allora assessore provinciale che seguì la vicenda: «Quella candidatura nacque in piena emergenza rifiuti, era un traguardo difficile da raggiungere».