Cronaca

Napoli, presa la banda dei rapina-orologi

Assicurata alla giustizia tutta la banda dei rapinaorologi che prendeva di mira i turisti nel centro storico di Napoli con un collaudato sistema di appostamento, pedinamento e fuga.

Presa la banda dei rapina orologi a Napoli

La polizia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei contronti di tre uomini – A.L. di 35 anni, M.C. di 38 e M.D. di 39 – ritenuti responsabili di un raid messo a segno il 12 luglio 2019 a Napoli.

L’impulso alle indagini è partito dalla denuncia della vittima, un turista cinese, che subito dopo il raid fornì elementi utili per individuare uno dei responsabili dell’azione criminosa, A.V.,. di 28 anni, fermato subito dopo la rapina. L’attività investigativa della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica e sostenuta dall’esame dei dati raccolti dai sistemi di videosorveglianza presenti nell’area, hanno consentito di ricostruire le fasi antecedenti e successive al reato: la banda era costituita da quattro uomini, due con ruolo di pedinatori e osservatori, uno come esecutore materiale della rapina e l’ultimo nel ruolo di autista dello scooter utilizzato per la fuga.

La vittima, in visita a Napoli con la sua famiglia, è stata individuata in via dei Tribunali e pedinata in ogni suo spostamento per mezz’ora. Arrivato in piazza Miraglia il turista è stata aggredito da A.L. che gli ha strappato dal polso un orologio Richard Mille del valore di 100mila euro, lo ha inserito in una busta gialla per passarlo al complice M.V. che lo aspettava in vicolo e poi ha raggiunto in via San Sebastiano A.V. che lo attendeva a bordo dello scooter acceso e pronto per la fuga.

La misura cautelare

La misura cautelare è stata eseguita ad agosto nei confronti di M.C. di anni 38 e M.D. di anni 39 mentre è risultato irreperibile A.L.. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire i suoi spostamenti, accertando che aveva lasciato l’Italia per raggiungere l’Olanda: pertanto l’autorità giudiziaria ha esteso le ricerche in campo internazionale, emettendo nei suoi confronti un mandato di arresto europeo. Il ricercato è stato quindi bloccato ad Amsterdam.

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