Cronaca

Napoli, riapre il ristorante del caso di Rossella di Fuorti

Riapre il ristorante di Napoli dove Rossella Di Fuorti aveva pranzato il giorno prima di morire. Inizialmente, si era pensato ad una correlazione col sushi mangiato, ma l’autopsia ha fatto emergere che il decesso della donna è stato causato da una emorragia cerebrale.

Napoli, riapre il ristorante del caso di Rossella di Fuorti

Nelle scorse ore, i gestori del ristorante hanno annunciato la riapertura: “Abbiamo assistito ad uno sciacallaggio mediatico. Abbiamo subito diffamazioni anche da colleghi, provocando in noi enorme delusione e amarezza. Siamo una realtà che si è affermata in questi anni con impegno e dedizione ricevendo apprezzamenti da migliaia di clienti.

L’autopsia dimostra la totale assenza di correlazione tra l’improvviso decesso della povera signora Di Fuorti e il pasto consumato poche ore prima. Da mercoledì 22 febbraio il locale riaprirà e riprenderà ad essere un punto di riferimento per gli amanti del sushi di Napoli e provincia. Ai familiari della povera signora le condoglianze sincere e sentite di tutta la dire”.

La storia di Rossella Di Fuorti

All’indomani di quel giorno di festa e gioia, Rossella Di Fuorti è morta. I familiari hanno denunciato la vicenda, portando la Procura ad aprire una inchiesta, disponendo l’autopsia sul corpo della 40enne. Inoltre, nelle scorse ore i Nas di Napoli hanno bloccato l’attività del ristorante “per questioni igienico sanitarie“. La chiusura, ad ogni modo, non riguarderebbe “la campionatura dei cibi effettuata, e che svelerà nei prossimi giorni se c’è una carica virale nelle pietanze“.

Redazione L'Occhio di Napoli

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