Cronaca

Napoli, segregato in casa e costretto a letto tra gli escrementi | La sorella: “È ammalato”

Il blitz dei carabinieri nella mattinata di ieri, domenica 24 luglio 2022

Segregato in casa e costretto a letto tra gli escrementi a Napoli, la sorella maggiore racconta: “È ammalato, devo curarlo”. Il blitz dei carabinieri nella mattinata di ieri, domenica 24 luglio 2022.

Napoli, segregato in casa e costretto a letto tra gli escrementi

Blitz dei carabinieri in un’abitazione al piano terra di via Quagliariello: quando hanno bussato al campanello, ad aprire è stata la donna che indossava scarpe ricoperte da escrementi.

Gli agenti hanno prelevato un 60enne dalla segregazione in casa dove ormai viveva da diciotto mesi, costretto a stare in un letto nella casa della sorella.

Lo stato invivibile

L’abitazione era in uno stato invivibile, ricoperta da escrementi sul pavimento, piena di gatti, priva di qualsiasi igiene. L’uomo era in uno stato di prostrazione e confusione, ormai incapace anche di muoversi: i lunghi mesi nel letto ne avevano bloccato i movimenti.

Il racconto della donna

Secondo il racconto della donna, 73 anni, la vicenda risale al gennaio del 2021 quando il fratello, la chiamò informandola di un malore e decise di prendersene cura. Ma quella cura si era trasformata in prigione. Il 60enne costretto nel letto dalla sorella maggiore che evidentemente esercitava una potente autorità, tanto da convincerlo a non muoversi più. Sul corpo dell’anziano non è stata riscontrata, per fortuna, alcun segno di violenza né di costrizione, secondo una prima analisi.

L’allarme

A sollecitare un intervento dei carabinieri è stato il consigliere municipale Salvatore Passaro che aveva raccolto notizie sulla vicenda da alcuni residenti della zona.

L’uomo che da diciotto mesi non abbandonava il letto sembrava in condizioni fisiche accettabili anche se aveva evidenti problemi di igiene. Quando i sanitari del 118 hanno tentato di farlo alzare, secondo quanto riportato dal Mattino, per portato in ospedale hanno scoperto il blocco dei movimenti a causa del lungo tempo di fermo a letto. Non era più in grado di camminare ed è stato trasportato sulla barella. Nel frattempo un’altra ambulanza è stata chiamata per verificare le condizioni della donna alla quale, in prima analisi, è stato riscontrato un avanzato stato di demenza senile.

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