Cronaca

Napoli, uno smartwatch per aiutare una donna vittima di maltrattamenti

Uno smartwatch per aiutare una donna di Napoli vittima di maltrattamenti. Aveva smesso di vivere Marta (nome di fantasia) a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento, che aveva promesso di ucciderla e di seppellire il suo corpo in un terreno.

Da ieri, sabato 18 marzo, la sua vita è cambiata, di nuovo, ma in meglio questa volta, grazie a uno speciale “smartwatch” che le consente, in caso di necessità, di far intervenire le forze dell’ordine semplicemente premendo un tasto.

Napoli, ecco lo smartwatch per aiutare una donna vittima di maltrattamenti

Il dispositivo, il primo di 45 che a breve saranno consegnati ad altrettante vittime, è direttamente collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’SOS, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi. E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex, pronto addirittura a sfregiarla con l’acido. Fu la suocera ad avvertirla. E da quel giorno ha parcheggiato la sua vita.

Sono costantemente sotto controllo ma sono contentissima, – dice Marta, 36 anni e madre di due figli minori – ora posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare”.

L’iniziativa

Lo scorso 30 novembre l’Arma dei Carabinieri di Napoli, la Sezione fasce deboli della Procura della Repubblica partenopea (coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone), la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist International Club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota “Mobile Angel”, che prevedeva, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti, e quello affidato a Marta è il primo nel Sud Italia.

“Tutto ciò che può aiutare le vittime di violenza di genere è benvenuto, – commenta l’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale di Marta – siamo felici che la tecnologia venga impiegata per fronteggiare la violenza domestica ma questo tiene la vittima sotto controllo costante. Ovviamente è di fondamentale importanza anche se, nello stesso tempo, rappresenta una limitazione per chi lo indossa”.

Redazione L'Occhio di Napoli

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