Cronaca

Napoli, tamponi Covid falsi per la figlia di un boss: scattano gli arresti

Certificavano tamponi Covid falsi per la figlia di un boss: per questo motivo sono scattati arresti e altre misure cautelari a Napoli. Su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli stamattina la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro persone.

In particolare è stata disposta la sottoposizione agli arresti domiciliari per G.R. e B.B., poiché ritenuti gravemente indiziati dei reati di corruzione e falso, l’ obbligo di presentazione alla P.G. per S.E., nato a Mugnano di Napoli, in quanto ritenuto gravemente indiziato dei reati di corruzione, falso e falsa attestazione a P.U. su qualità personali, proprie o di altri, ed il divieto di svolgimento della professione per 12 mesi per R.G., poiché ritenuto gravemente indiziato dei reati di corruzione e falso.

Napoli, tamponi Covid falsi per la figlia di un boss: scattano gli arresti

La famiglia Esposito, con la finalità di trascorrere il capodanno 2022 a Dubai, avrebbe, grazie all’intermediazione e complicità della dott.ssa G.R., dietro il pagamento di somme di denaro (300 euro) consegnate a R.G., ottenuto tamponi falsificati, rilasciati dal Laboratorio di analisi cliniche Gasso, che attestavano, in particolare, la negatività al Covid di Maria Bosti e Susy Esposito, in realtà positive. Il tutto grazie anche al concorso di Salvatore Esposito, il quale si sarebbe sottoposto, presso il suddetto laboratorio, ai tamponi in luogo dei propri familiari, presentando altresì le false certificazioni ai P.U. in servizio presso l’aeroporto.

Partenza che comunque non avvenne, poiché la famiglia fu sottoposta ad un controllo COVID a campione all’aeroporto di Fiumicino e di conseguenza si vide rifiutare l’imbarco. Inoltre, anche in questo caso grazie all’intermediazione di G.R., sempre dietro pagamento di somme di denaro (4000 euro), ESPOSITO Luca e Susy avrebbero ottenuto, dal dottor B.B., certificazioni falsi attestanti l’avvenuto vaccino, per ottenere il Green pass in virtù delle limitazioni all’epoca imposte.

Il dottore B.B, in quel periodo interdetto dai pubblici uffici, è altresì indagato, poiché avrebbe rilasciato certificazioni false attestanti l’avvenuto vaccino ad altri soggetti, da alcuni dei quali avrebbe ricevuto un corrispettivo in denaro.

Si rappresenta che i coniugi L.E. e M.B. per questa vicenda furono sottoposti, in data 17.01.2022, ad un fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia; attualmente sono sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Redazione L'Occhio di Napoli

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