Cronaca

Napoli-Verona, gli scontri in piazza e il post di Francesca: “Insultata in treno”

NAPOLI. Una domenica vergognosa per le frange di ultras più violente di Napoli e Verona. In mattinata, prima del fischio di inizio della partita (vinta 2-0 dagli azzurri), si sono verificati scontri nella zona tra piazza Garibaldi e via Marina.

Alcuni tifosi del Napoli hanno atteso gli ultras veronesi che, dal canto loro, si erano appostati in alcune vie delle strade nei pressi di piazza Garibaldi. A partire dal corso Arnaldo Lucci, “anticamera” della Stazione centrale di Napoli, si sono verificati scontri con le forze dell’ordine che sono comunque riuscite ad evitare conseguenze peggiori. Tra petardi, bastoni, fumogeni e altri oggetti, cinque agenti sono rimasti contusi.

Durante gli scontri, gli ultras del Napoli gridavano ai rivali “Tornerete in Serie B”. Questi, dall’altra parte, rispondevano con il lancio di oggetti, i cori che inneggiano al Vesuvio e addirittura versi contro san Gennaro.

Il post di Francesca

 

 

Non solo piazza Garibaldi. Il tragitto in treno che porta ha portato Francesca, una donna napoletana, da Verona a Napoli nella giornata odierna si è trasformato in un autentico incubo

La donna, infatti, è stato più volte minacciata, insultata e offesa dai tifosi veronesi che ha incontrato all’interno del vagone. L’episodio è stato riportato dalla diretta interessata in un post su Facebook che racconta molto più di mille commenti. Ecco il post riportato in maniera integrale.

«Ieri mi sono trovata sul percorso da Verona a Bologna e da Bologna a Napoli di Italo Treno con gli ultras del Verona..ci hanno terrorizzato tutto il tempo! Hanno iniziato a bere dalle 6 del mattino, ognuno di loro, infatti aveva una busta di plastica con almeno 20 lattine di birra a testa e ubriachi persi urlavano cori violenti e apprezzamenti volgari su ogni donna che passava comprese le controllore donna di Italo. Erano un centinaio, il capotreno non ci ha permesso di spostarci ( in enorme difficoltà lui stesso come tutto il personale) ed è stato davvero un incubo che non finiva più! Ho percepito la violenza del branco e la totale impotenza. Mentre entravamo in stazione a Napoli ( finalmente) hanno perso completamente il controllo e cercavano pretesti per litigare . Ho dovuto sentirmi per più di 4 ore cori che inneggiavano alla morte mia in quanto meridionale, dicevano che puzzo, che siamo mongoloidi e africani ( come se fosse un’offesa), che io sono una p…na ( poiché tutte le mamme meridionali lo sono) e che ammazzarci non è un reato! Alcune cose le dicevano in dialetto ed avendo una mamma friulana per assonanza parecchie cose le capivo ( e non posso riportarle). E’ ignobile dovere sopportare questa violenza senza sentirsi in qualche modo protetti e rispettati, è ignobile che una signora anziana, sola e terrorizzata ci guardava per avere conforto, è ignobile dovere essere umiliata da squadristi senza potere dire una parola per non scatenare la violenza del branco, è ignobile che in Italia persone con gravi disturbi del comportamento sociale possano, in gruppo, fare scorribande violente senza alcun controllo, è ignobile che questi giovani virgulti possano ostentare corpi tatuati con svastiche e croci celtiche con tanto di data 1939, l’unico modo era ignorarli e fare finta di niente ma è stata dura, davvero continuo ad avere la prova che in Italia vince sempre il più forte… ah dimenticavo ero in I° classe!»

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