Cronaca

Napoli, via Marina: «Cantiere ostaggio di topi ed erbacce»

NAPOLI. Via Marina: «Cantiere ostaggio di topi ed erbacce». Questo è l’appello dei residenti che chiedono di fare qualcosa per il degrado e per l’abbandono.

Napoli, via Marina: «Cantiere ostaggio di topi ed erbacce, siamo abbandonati»

Marco Zamboni, titolare del distributore Unoil di via Reggia, strada che si collega con l’entrata nel capoluogo campano, non ce la fa più. Queste le parole di Zamboni: «La strada lasciata a metà sarebbe una vergogna. Se non rifanno anche via Reggia di Portici, dopo tutto quello che abbiamo patito, facciamo la rivoluzione».


lavori via Marina


Il discorso di Zamboni

«La strada lasciata a metà sarebbe una vergogna. Se non rifanno anche via Reggia di Portici, dopo tutto quello che abbiamo patito, facciamo la rivoluzione. Hanno lasciato le fogne a cielo aperto da anni, perché dopo i saggi nel sottosuolo non hanno mai richiuso le buche. I cantieri sono pieni di erbacce alte e di rifiuti. L’altro giorno ho visto i ratti camminare proprio sotto la scuola materna delle suore all’incrocio con via Gianturco. Abbiamo fatto tante denunce al Comune, ma nessuno fa niente».

Il titolare del distributore di benzina continua: «Qui il degrado è totale racconta Le recinzioni con le piogge di ottobre e novembre in molti punti sono cadute o volate addirittura via. Nessuno le ha ripristinate. Siamo abbandonati a noi stessi. Finire entro marzo? È impossibile, ci vorranno mesi. Basta guardare in che condizioni è il cantiere e se andate dopo il ponte, verso San Giovanni, è ancora peggio. Il sindaco venga a vedere come viviamo. Gli verranno i brividi. Dicono che siamo una città turistica, ma via Marina è la porta d’ingresso di Napoli e quando arrivano i visitatori per fare benzina, sono sconcertati».

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