Cronaca

Napoli, milioni di volontari per aiutare la piccola Blessing

NAPOLI. Blessing ha solo 9 anni, ma un’incidente le ha quasi portato via la vita, e segnato permanentemente il corpo. Salvata dalla solidarietà dei cittadini napoletani.

Il grave incidente della piccola Blessing

La sua vita è iniziata da soli 9 anni, ma già mette a dura prova la piccola Blessing, la bambina della Nigeria devastata da un incendio.



Nell’ottobre 2017 la bambina rientrava con la madre nella loro piccola abitazione del villaggio di Ogidi (Anahmbra Nigeria) con la spesa quotidiana ed una latta di kerosene da cucina.

All’accensione della stufa uno scoppio improvviso travolge la piccola, avvolta dalle fiamme, che le devastano il viso e alcune parti del corpo. Blessing, resta sospesa tra la vita e la morte per diversi giorni in ospedale, ma riesce miracolosamente a sopravvivere, seppur con danni di gravità altissima.

I segni lasciati dalla tragedia sono stati così profondi, da impedirle di andare a scuola, perché provocava, purtroppo, orrore agli altri bambini, che a stento la riconoscevano.

A questo punto Suor Amaka Carl Osegbo, fondatrice delle Suore Missionarie della Divina Misericordia, con sede in Nigeria, viene a conoscenza del triste avvenimento e da una speranza alla vita della ragazzina. La suora, mentre si trovava in America, invia un corposo dossier a Caterina Milazzo.

Il dossier viene poi spedito ad un’altra amica napoletana, Angela Chianese, che immediatamente lo inoltra a Loredana Giliberti: attivissima nel volontariato con il marito Gennaro Incoglia con l’Associazione “Col Cuore Disponibile”, partners di “Dare Futuro” da ben quattro anni.

Le immagini arrivano infine a Roberto Pennisi (medico e storico fondatore dell’associazione benefica napoletana), che si rimbocca le maniche per aiutare Blessing e restituirle la vita che una bambina di 9 anni merita.

Le parole del medico, fondatore dell’associazione di beneficienza

«Non scorderò mai – racconta Pennisi – quella domenica mattina in cui Loredana mi inviò quelle immagini. Trasmisi immediatamente le foto di Blessing a Eliana Pagnozzi, chirurgo plastico che si consultò in brevissimo tempo con il primario Roberto D’Alessio ed a fine mattinata confermò che si poteva provare a ridare la vita a Blessing!».

«A questo punto – racconta ancora Pennisi – affrontiamo la burocrazia e il direttore generale del Cardarelli, l’ingegnere Ciro Verdoliva , in soli tre giorni mi conferma che l’operazione si potrà fare, nonostante un po’ di lungaggini accelerate da un’amica “provvidenziale”, Antonia Gregorio di Salerno.

Ritornando a Lagos, godo dell’affettuosità di Luca Fornari , già ambasciatore, che mi risolve problemi di visto sanitario di lunga durata con il console generale Maurizio Busanelli, per cui Blessing e Jacinta si sono imbarcate ieri da Enugu su volo Ethiopian per arrivare a Napoli. Ora inizia il difficile ed il bello, abbiamo già ricevuto sostegno da tanti volontari»

Gli interventi

Lunedì prossimo ci sarà la prima visita al Cardarelli. Si prevedono per la bambina diverse sedute operatorie, distanziate nell’arco di vari mesi, non inferiori a sei. L’obbiettivo è quello di ridare alla piccola la possibilità di reinserirsi nel contesto del suo mondo scolastico e sociale, restituire la vitalità ad una giovane anima, salvandola dalle conseguenze di quel tragico e inatteso incidente.

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