Cronaca

Napoli, invasione di abusivi e mendicanti al Vomero: la denuncia di Gennaro Capodanno

Al Vomero i passanti sono tartassati da una pletora di accattoni e questuanti, sono: venditori abusivi di calzini e di articoli vari, mendicanti e gente che pretende soldi per i motivi più insoliti. Questo stato di cose ingrigisce il cosiddetto “quartiere bene” della città e i cittadini sono talmente esasperati da generare pesanti litigi con questi trasgressori.

Vomero invaso da abusivi e mendicanti

Sulla vicenda, ci va giù duro il presidente del Comitato Valori collinari, Gennaro Capodanno, che dichiara quanto segue: «Adesso basta! Non ne possiamo più! Le autorità preposte devono assolutamente intervenire. Il Vomero da quartiere bene della Città si è trasformato in una sorta di Corte dei miracoli, un quartiere con una pletora di accattoni, di mendicanti e di venditori di calzini e di articoli vari, che tartassano i passanti con richieste insistenti e petulanti, le quali, non raramente, esasperano le persone al punto che in qualche caso si è assistito anche a diverbi piuttosto accesi».

«Un fenomeno che sta avendo un’impennata preoccupante, specialmente nelle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano –  prosegue Capodanno -. In qualche caso, per la questua, addirittura vengono utilizzati bambini in tenera età. Tutto ciò contribuisce non poco ad allontanare le persone, che non vogliono essere molestate con richieste petulanti di ogni genere. I passanti non gradiscono infatti di essere infastiditi e aggrediti, seppure solo verbalmente, mentre camminano per strada, pure per fare i propri acquisti»

La situazione è allarmante se si pensa all’organizzazione e la radicalizzazione di questi soggetti: «Molti di questi questuanti stazionano fuori da esercizi commerciali adibiti alla vendita di prodotti alimentari, collocandosi sempre negli stessi posti. Qualcuno ipotizza che possa esserci una sorta di regia occulta, il che potrebbe anche far pensare che, a monte di questo stato di cose, ci sarebbe una vera e propria organizzazione, che sfrutta queste persone, per lo più immigrati».

«Aspetti sui quali occorrerebbe indagare per fare piena luce. Ci sono poi quelli che invece girano alla ricerca della persona più idonea da infastidire, per lo più donne o anziani. Capita sovente che non si fa in tempo a fermarsi per scambiare un saluto con un amico incontrato per strada, che si viene assaliti da un nugolo di mendicanti, accattoni e venditori ambulanti di ogni genere di prodotto, dagli accendini ai calzini. L’aspetto più irritante è l’insistenza e la petulanza di queste intrusioni, al punto che si è costretti a salutare in tutta fretta l’amico incontrato pur di liberarsi da questi fastidiosi personaggi»

Un’altra piaga è quella correlata a questi giovani che – in nome delle più svariate iniziative – sono pronti ad importunare chiunque pur di ricavare dei fondi: «Un’altra fastidiosa categoria è costituita da gruppi di giovani che, con tanto di banchetto, chiedono fondi per le più svariate attività umanitarie – puntualizza Capodanno -. Al di la del fatto che occorrerebbe comunque un maggiore controllo su queste attività, resta il fatto che gli addetti non si limitano a rimanere accanto al banchetto, dando informazioni a chi le chiede ma fermano i passanti cercando, in ogni modo, di convincerli ad ascoltarli, alimentando un senso di fastidio e d’intolleranza che si va sempre più diffondendo».

Non usa mezzi termini Capodanno e invita, per tanto, al prefetto, al questore e al sindaco di Napoli (nonché alle Forze dell’Ordine) di prendere immediatamente provvedimenti al fine di restituire il decoro e la dignità che il quartiere collinare merita, nel rispetto delle leggi vigenti.

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