Cronaca

Neonazisti a Napoli, utilizzavano una chiesa sconsacrata per il rito iniziatico

Per entrare nell'Ordine di Hagal le persone dovevano sottoporsi ad un rituale iniziatico sotto effetto di sostanze psicotrope

Dalle indagini della Digos è emerso che i neonazisti di Napoli utilizzavano una chiesa sconsacrata per il rito iniziatico. Era un vero e proprio rituale iniziatico che gli permetteva di entrare a far parte dell’Ordine di Hagal.

Neonazisti a Napoli, utilizzavano una chiesa sconsacrata

L’associazione sovversiva, di stampo neonazista, negazionista e suprematista, è stata fermata ieri dalla Polizia di Stato che ha arrestato quattro persone tra cui il presidente e il vice presidente. Secondo quanto è emerso durante le indagini della Digos di Napoli, gli aspiranti adepti, verosimilmente sotto l’effetto di sostanze psicotrope, dovevano recitare preghiere e invocare divinità pagane.

Il rito, secondo la documentazione sequestrata dagli investigatori, doveva avvenire nello spiazzo antistante una chiesa sconsacrata dove venivano recitate preghiere e invocazioni al dio della mitologia nordica Odino.

Il rituale

Il rituale iniziatico de “L’Ordine Sacro di Hagal – Patto Sacro di Hagal” avveniva, tra l’altro, alla presenza del simbolo nazista del Sole Nero e il richiamo all’ora 18:18, in cui il numero 1 richiama la lettera A e il numero 8 richiama la lettera H, iniziali di Adolf Hitler.

L’Ordine di Hagal si presentava come una vera e propria associazione formale, con tanto di atto costitutivo e sede, a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. Come tutte le associazioni era prevista un’iscrizione e il pagamento di apposita quota (pari a 30 euro).

Era strutturata su un sistema gerarchico, secondo il quale, dopo un determinato periodo di partecipazione e formazione, si poteva salire di ruolo. I soci venivano suddivisi in ben cinque categorie. Gli aderenti, chiamati anche “adepti” dovevano aderire al regolamento interno dell’Ordine, come da statuto, impegnandosi a un voto di segretezza verso l’esterno e anche verso lo stesso Ordine.

Bisognava compilare un questionario, rispondere a nove domande chiave, e gli adepti venivano prescelti dal vertice come accade nei gruppi a connotazione religiosa solo dopo che ne era stata testata la formazione e la “fede”: ai suoi seguaci veniva chiesto di contrapporsi ai “nemici’ (gli ebrei, ma anche gli stranieri) fino a “morire per la causa”.

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