Nisida, ancora violenze in carcere. SAPPE: “Subito ispettori ministeriali”

NAPOLI. Ancora altissima tensione nel carcere minorile di Nisida. A darne notizia sono Carmine d’Avanzo ed Emilio Fattorello, dirigenti campani del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: Sabato scorso, nel carcere minorile di Nisida, durante l’orario pomeridiano, si è verificato che un detenuto mentre si trovava nella locale Infermeria, per la somministrazione della sua terapia giornaliera, prescrittagli dal Sanitario, all’improvviso, veniva colto da una violenta crisi psicomotoria, tale da assumere un atteggiamento oltremodo aggressivo verso chiunque lo avvicinasse, nonché un comportamento dalla chiara valenza autolesionistica. È solamente grazie alla notevole capacità e professionalità messa in campo dal personale di Polizia Penitenziaria in servizio, che si è avuto modo di scongiurare il peggio, riuscendo, pur con estrema difficoltà, a contenere il più possibile, il grado di aggressività del minore. In particolare, l’intervento effettuato ha fatto sì da salvaguardare l’incolumità del detenuto, dal sicuro rischio di potersi procurare seri danni fisici. Lo stesso, veniva comunque, accompagnato presso la struttura ospedaliera più vicina, per accertamenti sul raptus di follia avuto, cosi come gli Agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti, i quali riportavano traumi fisici dovuti ai violenti calci, pugni e schiaffi subiti per arginare la incontenibile rabbia del recluso.Tutti i poliziotti coinvolti nell’accaduto, sono stati refertati, con la prescrizione di diversi giorni di prognosi.  A distanza di qualche giorno da tale evento, a detti Agenti, oltre a non giungere alcuna forma di elogio/gratificazione, pare che addirittura siano stati oggetto/destinatari di affermazioni offensive e mortificanti, tese a palesare, invece, la scarsa capacità e professionalità dimostrata nella specifica circostanza operativa. Ebbene, il SAPPE, nel merito, invita le Autorità Competenti, a verificare l’attendibilità di tali affermazioni, da parte di chicchessia, al fine di tutelare doverosamente l’immagine e la professionalità di tali Operatori, e soprattutto, al fine di scongiurare il rischio che in futuro, al prossimo evento critico, possa non più riscontrarsi, la disponibilità convinta, autorevole e tempestiva da parte dei poliziotti penitenziari operanti a Nisida”.

L’allarme del SAPPE

Ogni giorno succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre a Nisida”, denunciano d’Avanzo e Fattorello….



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