Curiosità

Dall’olio al liquore e alla birra: i mille usi della canapa

La canapa, una pianta dalle mille risorse e dai mille utilizzi. Coltivata fin dalla notte dei tempi, in questi ultimi anni è stata rivalutata non solo nel campo agricolo, ma anche in altri settori. Basti pensare, ad esempio, all’olio di canapa (clicca qui per maggiori informazioni), alla birra alla canapa ed al liquore alla canapa.

L’olio di canapa

L’olio di canapa è un prodotto ricco di acidi grassi essenziali, ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e immunostimolanti, tanto da essere sempre più usato sia nella produzione di cosmetici, prodotti parafarmaceutici, massaggi terapeutici, rilassanti e ayurvedici.

L’olio di canapa si distingue per il suo colore, che può variare sensibilmente dal verde chiaro al verde più scuro e intenso. Il suo odore non è particolarmente forte e l’aroma deciso ricorda vagamente quello della nocciola.

La differenza fondamentale tra l’olio canapa (ottenuto dall’estrazione dai semi) e gli altri oli impiegati nell’alimentazione è il contenuto di acido alfa linolenico, ma anche l’equilibrio tra omega-3 e omega-6, presenti in questo prezioso olio in un rapporto 3:1. Questa proporzione è particolarmente raccomandata da medici e ricercatori nutrizionisti, perché aiuta il naturale equilibrio dell’organismo.

La birra ed il liquore di canapa

Arrivano birra e liquore aromatizzati ai fiori di canapa made in Toscana. Le due bevande alcoliche, commercializzate con marchio HempItaly, sono il risultato di uno studio dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista scientifica Food Chemistry. La canapa utilizzata nella sperimentazione – spiega una nota – “proviene dalle coltivazioni autorizzate in Italia con la Legge 242 del 2 dicembre 2016 che consente la coltivazione delle varietà di Cannabis sativa L, il cui contenuto di Δ9-tetraidrocannabinolo (Thc) sia inferiore allo 0.2%.

In particolare le due varietà impiegate sono state la Futura 75, di selezione francese, e l’Uso 31, di origine ucraina”. Il progetto è stato condotto dal gruppo di Biologia Farmaceutica del Dipartimento di Farmacia in collaborazione con tre realtà toscane: il Circolo Arci La Staffetta di Calci (Pisa) e il Birrificio Artigianale “Vapori di Birra” di Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) per la produzione delle bevande alcoliche aromatizzate e l’Azienda Agricola Carmazzi di Viareggio (Lucca) per la fornitura del materiale vegetale.

Le altre delizie in cucina

Consumare la canapa come semplice integratore può non essere il massimo dal punto di vista dell’esperienza, molto meglio utilizzarla come ingrediente in ricette gustose, perché ci sono tante possibilità per sostituire i suoi semi ad altri di uso comune. Questi possono essere consumati crudi, per fare un muesli speciale, perfetto per essere unito allo yogurt molto acido, oppure tostati. In questo caso l’idea migliore è quella di passarli rapidamente al forno quanto basta per renderli croccanti, ma non troppo a lungo, in modo tale da evitare che le componenti grasse si ossidino. Il risultato è uno snack dal gusto che ricorda molto le nocciole.

Per cucinare, invece, i semi di canapa si possono aggiungere a zuppe e minestre, insieme a legumi e cereali, creando così un mix più equilibrato degli uni o degli altri, in modo tale da compensare con le proteine l’apporto di carboidrati.

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