Cronaca

San Giorgio a Cremano, uomo ucciso a colpi di pistola in strada: era il fratello di un pentito

San Giorgio a Cremano, ieri mattina, 16 giugno, il 56enne Raffaele Gallo è stato ucciso con almeno sei colpi d’arma da fuoco in via Luca Giordano. La vittima stava raggiungendo in scooter il vicino circolo gestito dal fratello Sergio. I sicari sono entrati in azione poco prima delle 11, anch’essi in sella a una moto.

Uomo ucciso a San Giorgio a Cremano

Tredici colpi di cui almeno la metà andati a segno, tutti esplosi nel giro di qualche secondo da un’unica arma, verosimilmente una pistola mitragliatrice calibro 9. Tutto lascia supporre l’intervento di un complice. I killer non hanno infatti esitato a fare fuoco alle spalle del 56enne, crivellato di colpi e raggiunto poco sopra la nuca dal proiettile fatale. La moto è caduta a terra in corsa, poco distante dal corpo. Poi la fuga degli assassini in direzione di San Sebastiano, mentre sotto gli occhi dei pochi presenti prendevano forma i contorni del dramma.

Gallo era uscito di carcere un anno e mezzo fa e viveva con la compagna a San Giorgio. L’uomo aveva trascorso un’adolescenza già segnata dal continui problemi con la legge. Ritenuto dagli investigatori uno dei bracci armati degli ormai ex clan vesuviani, si sarebbe formato tra le fila dei cutoliani. Un curriculum criminale di tutto rispetto, che l’avrebbe visto poi assoldato dai Vollaro e, in ultimo, tra le fila dei Mazzarella, cosca di Napoli Est egemone sui territori di Portici e San Giorgio a Cremano. In mezzo ben 16 anni di reclusione per associazione a delinquere e altri precedenti per armi e droga. Ad attirare da subito l’attenzione degli inquirenti, tuttavia, un rapporto di stretta parentela: il fratello Giovanni Gallo risulta essere il collaboratore di giustizia che nel 2012 aveva puntato il dito contro il boss Vincenzo Troia e i suoi nipoti Andrea e Giuseppe Attanasio, nell’ambito dell’agguato che l’anno prima portò al duplice omicidio di Luigi Formicola, vero obiettivo del commando, e Vincenzo Liguori, vittima innocente, colpito al cuore da una pallottola vagante all’interno della sua officina di via San Giorgio Vecchio.


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