Cronaca

Omicidio Gaetano Ariosto: il movente del bonus edilizia

Omicidio Gaetano Ariosto: il movente del bonus edilizia | Papa racconta di uno spaccato socio-imprenditoriale insolito

Emergono dettagli sull’omicidio di Gaetano Ariosto, 49enne ucciso Boscotrecase nel pomeriggio di giovedì 3 marzo. Proseguono le indagini da parte degli inquirenti che avrebbero individuato il movente del delitto in un tentativo di truffa per accedere ai fondi del bonus 110 non andato a buon fine come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Omicidio Gaetano Ariosto: il bonus edilizia

Il 43enne Antonio Papa, incensurato piccolo imprenditore edile, è stato fermato dopo essersi costituito ai carabinieri. Papa ha chiesto scusa, ha pianto, ha ammesso di aver sbagliato, ha raccontato una serie di problemi di natura personale, ha parlato dei tanti debiti accumulati e del rischio di finire sotto usura, ma ha anche fornito un movente ritenuto attendibile dagli inquirenti.

Il movente

Papa racconta di uno spaccato socio-imprenditoriale insolito, che ha visto il titolare di una piccola azienda edile della provincia, incensurato e di buona famiglia, affiancarsi a un pregiudicato ritenuto vicino agli ambienti della camorra di Napoli est, per provare a «rimediare» ad una situazione finanziaria tutt’altro che rosea. L’occasione per tutti era rappresentata dai fondi destinati al settore dell’edilizia tramite il bonus 110% come spiega Il Mattino.

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