Cronaca

Omicidio a Giugliano, giallo sulla morte di Carmine Fammiano: “il killer non voleva uccidere”

Omicidio a Giugliano, la morte di Carmine Fammiano nasconde tanti lati oscuri. Si sta indagando sul passato dell’uomo, tra i scuoi conoscenti.

Giugliano, giallo sulla morte di Carmine Fammiano

Indagini in corso della Squadra mobile di Napoli, diretta da Alfredo Fabbrocini che si è recato ieri sul luogo del delitto, e dagli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Michele Cante. La vittima è morta dissanguata perché il colpo di pistola, un calibro 7.65, gli ha perforato la vena femorale.

Uno, forse due colpi di pistola (lo dirà l’autopsia)sono stati esplosi a distanza ravvicinata, dall’alto verso il basso. Potrebbe essere stato un avvertimento, forse l’aggressore non voleva uccidere, spiegano gli inquirenti. Tuttavia potrebbe anche essere stato il tragico epilogo di una discussione degenerata, il tutto senza tralasciare, anche se con poche probabilità, l’ipotesi della rapina.

Il passato della vittima

Fammiano aveva piccoli precedenti per una rapina commessa oltre dieci anni fa e per una truffa amministrativa anch’essa risalente a molto tempo fa, che gli era costato il provvedimento di messa in prova nei servizi sociali. Sono reati che facevano parte del suo passato.

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