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Ospedale del Mare, il polo materno-infantile non si trasferisce

NAPOLI. “La sciagurata operazione di smantellamento del Polo materno infantile all’Ospedale del Mare, sono l’ennesima conferma che quello varato da De Luca è un piano sanitario confuso, incapace di rispondere al bisogno di assistenza sanitaria dei campani e finalizzato soltanto a consolidare posizioni di potere e a crearne delle nuove, anche a rischio della salute dei cittadini. Per fortuna, grazie alla denuncia del M5S Campania, i magistrati hanno ritenuto opportuno sospendere al momento lo smantellamento di un polo che, se fosse già operativo, sarebbe un fiore all’occhiello in tutto il Mezzogiorno. È fuori da ogni logica pensare di demolire un polo che avrebbe potuto essere operativo da mesi, in quanto già completamente attrezzato secondo i più alti standard di edilizia sanitaria e le più avveniristiche strumentazioni”. Lo ha spiegato Raffaele Mautone, reo senatore nelle fila del Movimento 5 Stelle.

Il polo materno-infantile all’Ospedale del Mare

“De Luca vuole demolire una struttura costata oltre 4 milioni di euro, per fare spazio alla 13esima cardiochirurgia regionale, di cui c’è bisogno, ma buona forse solo per nominare qualche altro primario amico. Nel progetto di De Luca, il nuovo polo dovrebbe sorgere al Loreto Mare, dove ieri mattina, a conclusione di una ispezione, insieme alla Senatrice Mariolina Castellone e la Consigliera Regionale Valeria Ciarambino, abbiamo avuto conferma che non è stata ancora eseguita alcuna opera di adeguamento, che costerebbe non meno di un milione di euro, e che non sussistono le condizioni per ospitare un polo di questo tipo”, continua Mautone su Fb.

“Una scelta ancor più assurda se si pensa che, in previsione della nascita del nuovo polo, erano stati intempestivamente chiusi tre punti nascita nell’Asl Napoli 1 (San Gennaro, Annunziata e Incurabili) e altri nella Asl Napoli 3 sud (Apicella, Maresca e Boscotrecase).  Così come incomprensibile appare la scelta di spostare l’assistenza pediatrica dall’Annunziata, attrezzato con 16 posti letto con bagni in camera, al Loreto Mare, dove sono disponibili appena sei posti letto e bagni esterni.

“Tutto questo contravvenendo alle linee guida della Conferenza stato regione, che prevedono bagni in camera e divisione degli spazi di degenza per età, oltre a una serie di altre strutture di cui al Loreto Mare non c’è traccia.

Interventi, questi, impossibili da realizzare in una struttura come il Loreto Mare, a meno di raderlo al suolo e ricostruirlo, con ulteriore sperpero di denaro pubblico”, conclude Mautone.

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