Cronaca

Parcheggiatori abusivi, la denuncia del consigliere su Facebook

NAPOLI. Un’altra denuncia del consigliere Borrelli “avvicinato” da un parcheggiatore abusivo che voleva impedirgli di fare video su Via Sedile di Porto completamente occupata da macchine in sosta illegalmente. Credono di essere i padroni dell’area che controllano e chiedono addirittura i documenti a chi osa protestare.

Parcheggiatori abusivi, la denuncia

“Nella lotta che stiamo portando avanti contro i parcheggiatori abusivi, ci mancava quello che si definisce il ‘responsabile dell’Orientale’ riferendosi all’istituto universitario, anche se, poi, ‘controlla’ le auto e le moto parcheggiate in via di Sedile di porto, a ridosso della Federico II dove usano i bidoni della differenziata per occupare le strisce blu e ostruiscono i marciapiedi, gli spazi e gli scivoli per disabili”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, postando sui social una diretta video in cui si vedono un paio di parcheggiatori abusivi, di cui uno si avvicina per chiedere i documenti, come se fosse un rappresentante delle forze dell’ordine e si qualifica come ‘responsabile dell’Orientale’.
“È assurdo che i parcheggiatori abusivi si sentano talmente padroni del territorio da arrivare a chiedere le generalità a chi fa filmati o foto contro la sosta selvaggia e illegale, sostituendosi alle forze dell’ordine” ha aggiunto Borrelli per il quale “nella lotta contro queste persone, spesso colluse o affiliate ai clan della camorra, ogni strumento è utile, compresi i video da girare poi alla Polizia municipale”.
“Per questo, insieme al consigliere comunale di Napoli, Marco Gaudini, e allo speaker Gianni Simioli de La radiazza, continuiamo a chiedere la massima collaborazione a quelli che vogliono liberare Napoli e la Campania dai parcheggiatori abusivi” ha concluso Borrelli ricordando che “alla pagina facebook ‘Io odio i parcheggiatori abusivi’ si possono inviare segnalazioni e denunce, preferibilmente con video e foto, con la garanzia di restare anonimi nel caso in cui si preferisca non esporsi in prima persona. Oramai gli abusivi sono oltre 2600 e quasi tutti pregiudicati”.

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