Cronaca

“Vogliamo giustizia per papà la pescheria è aperta per lui”

I parenti del pescivendolo ucciso a Boscoreale chiedono giustizia. "Ma soprattutto vogliamo che nessun altro soffra come noi"

Vogliono giustizia i parenti di Antonio Morione, il pescivendolo ucciso Boscoreale in un tentativo di rapina la sera del 23 dicembre scorso. Una serata di gioia e tanto lavoro per le pescherie, prima della vigilia di Natale. Per la famiglia di Antonio l’antivigilia del 2021 si è trasformata in tragedia, e ora chiedono giustizia.

Boscoreale, i parenti del pescivendolo ucciso chiedono giustizia

A parlare, ai microfoni de Il Mattino, è il figlio Tancredi: “Vogliamo giustizia, certo. Ma soprattutto vogliamo che nessun altro soffra come noi”. Proprio la famiglia ha recentemente riaperto la pescheria: “È quello che vorrebbe papà, so che lui mi guarda e mi guida. Lo facciamo per lui”.

Nella pescheria ci sono anche la fidanzata e la sorella di Teddy. “Il suo sorriso contagioso è quel che ci manca di più dice Maria, commossa ma la sua macchinetta del caffè è sempre lì. La suonava come una campana e mi chiedeva di preparare il caffè, era come un rito, ed era sempre pronto ad offrirlo ai suoi clienti, che erano e restano la sua famiglia allargata”.

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