Cronaca

Pascoli, Martina annuncia lo sblocco del riconoscimento del PLT

NAPOLI. L’individuazione delle aree dove sono riconosciute le pratiche locali tradizionali (PLT) legate al pascolo, e quindi destinatarie di contributi su misure agroambientali, sarà sbloccata in tempi rapidi con un apposito provvedimento ministeriale. Lo ha annunciato il ministro Maurizio Martina durante l’assemblea nazionale di Coldiretti in corso all’hotel Ergife di Roma. La vicenda interessa gli allevatori, soprattutto in aree montane, che si ritrovano a combattere con la burocrazia e con gli strumenti di individuazione delle aree utilizzate da Agea per i pagamenti. Sono decine di migliaia le particelle di terreni in Campania interessate da questi provvedimenti.

Il problema

Coldiretti Campania dal 2015 ha sollevato il problema, seguendolo con proposte specifiche in Regione. Non ultima l’opposizione ai decreti di inammissibilità alle istanze presentate sulla misura 2.1.1. “Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane” del PSR 14/20, che hanno investito agricoltori in particolare nel casertano e nel salernitano.

La difficile vita degli agricoltori

Le Regioni individuano e inviano al sistema informatico nazionale (SIAN) le aree che qualificano le superfici rientranti nelle pratiche locali tradizionali. Dal mancato riconoscimento di queste aree consegue l’esclusione di terreni, e quindi, di allevatori dai benefici. Coldiretti ha rappresentato ad Agea a livello nazionale la gravità del problema, che comporta un’ingiusta esclusione per agricoltori che tengono vive pratiche agricole dal grande valore ambientale. Se quegli agricoltori di montagna smettessero di presidiare le aree boschive, si moltiplicherebbero i rischi di incendio e di dissesto idrogeologico. La presenza dei pascoli in queste aree rappresenta un elemento di prevenzione degli incendi, grazie al ruolo inestimabile di sentinelle ambientali di chi vive la montagna.

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