Cronaca

Piscinola, Patrizio Falcone ucciso con una coltellata al petto: vicino di casa condannato a 24 anni

Patrizio Falcone ucciso a Piscinola, omicida condannato a 24 anni di carcere. Una sentenza che delude moglie e figli dell'uomo

Rabbia e dolore per i parenti di Patrizio Falcone, marittimo ucciso Piscinola un anno fa, in seguito ad una aggressione da parte del vicino di casa. Ieri, mercoledì 19 maggio, Mauro Severino è stato condannato a ventiquattro anni di carcere. Il pm aveva chiesto l’ergastolo, facendo forza sull’aggravante della crudeltà e dei futili motivi, al termine di un ragionamento condiviso solo in parte dalla corte come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.

Patrizio Falcone ucciso a Piscinola, la condanna

I giudici della prima corte d’Assise hanno stabilito una condanna a 24 anni di carcere per l’imputato. Non si tratta di una pena definitiva, trattandosi di sentenza di primo grado. Secondo la corte l’aggravante della crudeltà è stato bilanciato dalla concessione delle attenuanti generiche, che ha consentito una valutazione al ribasso.

La reazione

Il verdetto non ha soddisfatto moglie e i due figli di Patrizio Falcone, i quali si sono costituiti parte civile. Hanno atteso il verdetto in piedi, sperando nella giustizia ma sono rimasti delusi: “Non è una sentenza giusta, ma una sentenza vergognosa: mio marito non c’è più – ha dichiarato la moglie di Patrizio Falcone -, quell’uomo avrà modo di rifarsi la vita, meritava l’ergastolo, doveva rimanere in cella fino alla fine dei suoi giorni”.

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