Inchiesta

Pendolaria, il dossier di Legambiente sui trasporti campani

NAPOLI. Qui di seguito la nota stampa di Legambiente relativamente al dossier Pendolaria, dedicato ai trasporti pubblici regionali.

La nota di Legambiente

Per i circa 279 mila pendolari campani che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o a studiare la condizione del trasporto pubblico è sempre più insostenibile. Con risultati inevitabili. Dal 2010 ad oggi il calo dei pendolari è stato vertiginoso, passando dai 422.000 a 279.000 (per fortuna negli ultimi due anni si è fermato questo trend) pari al 34% in meno. A fotografare la situazione del trasporto ferroviario pendolare in Campania è Pendolaria, il Rapporto annuale di Legambiente.

In Campania – commenta Legambiente – sono stati effettuati tagli complessivi del 15% al servizio dal 2010 ad oggi, mentre c’è stato un aumento delle tariffe del 48%. La Regione Campania investe ancora troppo poco per potenziare il servizio e comprare treni: la spesa per i pendolari è di 198 milioni di euro spesi tra servizi e materiale rotabile pari al 0,98% del bilancio regionale. Una spesa del tutto inadeguata perché ancora non sufficiente ad eliminare i gravi problemi che affliggono molte delle linee pendolari . In Campania continua ad aumentare l’età media dei treni, nonostante alcuni segnali di investimento e dei primi inserimenti di nuovi convogli nel corso degli ultimi mesi. Complessivamente – in Campania sono 367 i treni in servizio sulla rete regionale, con una età media dei convogli in circolazione sulla rete regionale di 18,3 anni, con il 63,5 % dei treni con più di 15 anni di età. Non diversa la situazione a Napoli dove sono 81 il numero dei treni metropolitani con una età media del materiale rotabile di 19,5 anni, mentre il 77,8% dei treni ha più di 15 anni. Sono 54 i tram che circolano nel capoluogo napoletano con una età media di 18,5 anni con ben il 57,7% dei tram con più di 15 anni. Nel capoluogo napoletano sono 70milioni i passeggeri annui che utilizzano la metropolitana, cifre basse rispetto i 481 milioni annui di Milano ed i 308 milioni di Roma, mentre sono 68 i milioni di passeggeri che a Napoli usufruiscono di tram/bus, sono 941 milioni a Roma e i 234 milioni a Milano.

“La situazione dei pendolari – ha dichiarato Mariateresa Imparato, segreteria regionale Legambiente– è inaccettabile e insostenibile. Un fenomeno sociale che interessa poco ma che incrocia i grandi temi dell’attualità e i problemi che vivono ogni giorno le famiglie, di contrazione della spesa per l’aumento del costo dei trasporti e in particolare proprio di quello legato all’automobile, di inquinamento e congestione delle città. Gli amministratori e l’intera classe politica non possono più avere tentennamenti o alibi davanti alle esigenze e ai diritti dei pendolari ed sono chiamati a scelte nette, chiare e prioritarie per raddoppiare il numero di persone che ogni giorno in Campania prende treni regionali e metropolitane. Una sfida sociale, economica e ambientale: investire sul trasporto pubblico significa far crescere le persone che si spostano in treno nelle città, contrastare lo smog, avere città più vivibili e sostenibili e far risparmiare le famiglie italiane”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio